Che dire, dopo aver scavallato una montagna “ammazzasomari” sono giunta alla destinazione di oggi, 7 ore di cammino 22 km.
Un po’ fuori forma, l’isolamento da covid lo sento tutto sul fiato che mi manca.
La parte più dura è stata superare una impettata scivolosa fatta di breccia.
Caldo e sudore non aiutano.
Ho avuto nausea con la sensazione di vomitare da un momento all’altro.
Sotto sforzo quindi, posso dire di aver incontrato il DISGUSTO. Mi ha accompagnata per diversi metri fino ad una piccola radura dove mi sono abbandonata a terra, lì ho ritrovato finalmente il mio respiro e lo stomaco si è placato.
Ho ripreso a camminare calibrando meglio le forze, passi più piccoli e lenti.
Ho deciso di abbassare la falda del cappello per non cercare con lo sguardo la fine della salita.
Sono rimasta concentrata sul movimento delle gambe e delle braccia sostenute dai bastoncini.
Con passi cadenzati sono arrivata finalmente in vetta.
Sto scrivendo con il telefono, ora dormo.