Giorno 4
Questa mattina, prima di riprendere il sentiero, sono passata per il paese alla ricerca di una frutteria, ho chiesto indicazione ad una donna che era intenta a stendere il bucato.
Volevo comprare due banane, lei era talmente presa dalle sue faccende che non mi ha né vista né sentita.
Dico la verità, in un attimo il mio giudice interiore ha urlato silenziosamente:
” Non ti vede! Non esisti!”
Non so se ne hai fatto mai esperienza ma lui giudica di brutto. Usa le voci che abbiamo introiettato da bambini di tutti i condizionamenti che dalla nascita, ci portiamo dietro.
▪Non vali.
▪Non esisti.
▪Ti sei montato la testa.
▪Chi ti credi di essere.
▪Sei ridicolo.
▪Ti guardano tutti.
E altro…
Ho fatto un profondo respiro e gli ho risposto
come insegna la grande Louise Hay:
“thanks for your opinion”
“Grazie per la tua opinione”
(quello che dice è SOLO la sua opinione)
Ho schiarito la voce e rifatto la domanda; mi ha sentita, ha sorriso e mi ha detto dove poter trovare la frutteria più vicina augurandomi buon viaggio.
Imparare a dialogare con le nostre parti giudicanti e depotenzianti può essere un modo per evitare di essere bloccati da due emozioni potentissime: la paura e la vergogna.
La paura è funzionale alla sopravvivenza basta che non esageri.
La vergogna, secondo me, fa il lavoro più sporco. Per stanarla si può tentare di contraddirla. Una volta contraddetta tace.
Per recuperare la tappa di ieri ho fatto 25 km. Le gambe ad un certo punto andavano da sole, le banane le ho mangiate solo che, a quel punto, avrei avuto bisogno di un casco intero.
Comunque sono arrivata, ho fatto la doccia, e ho mangiato.
Gracias a la vida Adelante!🙏