Inspira la sensazione sgradevole espira inviando sollievo, pace e serenità…
Condivido questa bella meditazione che si chiama pratica del”mandare e ricevere”. Personalmente la faccio quando tutto sembra”troppo”. Quando mi sento al centro di un ciclone. Quando ho difficoltà a lasciare andare esperienze dolorose.
L’ obiettivo è risvegliare l’empatia che a volte sopisce sotto una coltre di risentimento e dolore tornando a ri-sentirci “uno con il tutto”.
È certamente una pratica di consapevolezza. Un vero e proprio percorso di felicità!
Puoi farla al bisogno.
“Quante volte ci sentiamo dentro l’occhio del ciclone? Quante volte la sofferenza, la rabbia, il dolore ci pare insopportabile e che nessuno può comprenderlo? Questa pratica consiste nel fare l’esperienza delle nostre sensazioni indesiderate per iniziare un percorso di trasformarmazione collegandoci alla rabbia, paura, sofferenza degli altri. Dopo aver assunto una posizione comoda per noi. Facciamo qualche respiro profondo e lentamente chiudiamo gli occhi Quando affiorano le sensazioni dolorose le inspiriamo, aprendoci alla nostra sofferenza e collegandoci alla sofferenza di qualunque altro essere umano che condivida lo stesso sentire, dopodiché espiriamo inviando sollievo, pace, serenità, a noi e a tutti.”
Al termine, appena lo senti, apri gli occhi.
Se ti va puoi condividere in privato con me le tue sensazioni rispetto al “mandare e ricevere”. Ricordiamoci che sviluppare una buona empatia serve a noi per vivere meglio.
Questa pratica, in tibetano Tonglen, l’ho tratta dal libro ” Vivi nella bellezza- di Pema Chodron.
Scrollando sui social si possono vedere foto e video di gente in vacanza, di luoghi meravigliosi e attimi di felicità immortalati che fanno bene al cuore.
Non ho potuto fare a meno di pensare a chi quest’anno per motivi diversi non potrà andarci; e per qualcuno la vacanza non arriva mai. Allora che fare?
In questo video ti accompagno, attraverso delle immagini, in una breve pratica di rilassamento che puoi usare quando vuoi prenderti una vacanza con te…
Sei stanco o stanca di “crescere”? Hai fatto diversi percorsi di crescita e senti ancora di non aver raggiunto lo stato che desideri? Ti ritrovi spesso a ripetere le stesse azioni che non ti portano a nulla?
Forse sei pronto/a per De-Crescere e questo post è per te!
Ti stai domando che c’entra la filosofia della decrescita con il lavoro su se stessi?
Mi chiedi se è possibile applicare questa filosofia nei percorsi di sviluppo e consapevolezza delle proprie risorse?
Io penso di sì.
Premessa:
Gli ideatori della corrente di pensiero chiamata decrescita felice sono Serge Latoche e Maurizio Pallante, l’uno per il concetto di decrescita, l’altro per averla pensata come “felice”.
“Elogio dell’ozio, della lentezza e della durata; rispetto del passato; consapevolezza che non c’è progresso senza conservazione; indifferenza alle mode e all’effimero; attingere al sapere della tradizione; non identificare il nuovo col meglio, il vecchio col sorpassato, il progresso con una sequenza di censure, la conservazione con la chiusura mentale; non chiamare consumatori gli acquirenti, perché lo scopo dell’acquistare non è il consumo ma l’uso; distinguere la qualità dalla quantità; desiderare la gioia e non il divertimento; valorizzare la dimensione spirituale e affettiva; collaborare invece di competere; sostituire il fare finalizzato a fare sempre di più con un fare bene finalizzato alla contemplazione. La decrescita è la possibilità di realizzare un nuovo Rinascimento, che liberi le persone dal ruolo di strumenti della crescita economica e ri-collochi l’economia nel suo ruolo di gestione della casa comune a tutte le specie viventi in modo che tutti i suoi inquilini possano viverci al meglio.” (Maurizio Pallante)
🌱(Decrescita, non significa certo recessione, piuttosto “rallentare” e rinunciare al superfluo per proteggere e ripristinare l’armonia tra esseri viventi e natura). Se vuoi saperne di più su questa corrente di pensiero: https://www.decrescitafelice.it/che-cose-la-decrescita-felice/🌱
È oramai accertato che una migliore qualità della vita non si raggiunge consumando di più; allo stesso modo la De-Crescita felice che propongo, applicata alla vita delle persone, permette lo sviluppo di nuove consapevolezze per accompagnarle in un processo ecologico e sostenibile tra il saper essere e il saper fare.
Nei percorsi di De-Crescita che propongo Non si tratta tanto di aggiungere, quanto di togliere. De-Crescere felicemente riguarda l’ecologia emotiva; di pensiero e di azione, riguarda il raggiungimento di un maggior equilibrio tra la persona e il mondo che la circonda.
Riconosce, nel rispetto autentico di sé e nel principio assoluto della non violenza verso persone, pensieri, emozioni, ambiente e animali, la strada che conduce verso la felicità.
De-Crescere felicemente vuol dire smettere di forzare la propria naturale tendenza attualizzante dentro un contenitore diventato stretto che non permette l’espressione di un Sé profondo.
Significa ricerca, discernimento, orientamento verso il proprio senso, la propria vocazione, attraverso la pratica della gentilezza e della gioia smettendo di usare la fatica e l’attrito verso se stessi e verso gli altri È uno stato possibile e raggiungibile da chiunque i desideri applicarlo alla propria vita.
Se vuoi saperne di più sui percorsi che propongo. Contattami con un messaggio privato su wapp al 334.3869857. Emanuela Nanni: Counselor professionista Art Counseling e Counseling sessuologico
Master Reiki Coach di risata Consapevole Istruttrice Training Autogeno Conduttrice di Yoga Nidra Facilitatrice Mindfulness Ideatrice della Passeggiata Consapevole e del percorso di De-Crescita SO’RIDENTE