Con alcune persone in studio spesso emerge una vera e propria lotta interiore tra i no e i si della vita quotidiana. Spesso c’è un no a prescindere, altre volte un si negato. Apprendere nuove competenze per discernere, in piena consapevolezza, il suono e la risonanza nel corpo, di un no o di un si, dà modo a corpo e mente di rigenerarsi. Si acquisisce una #visione più ampia e inclusiva dei fatti, degli eventi e delle azioni da compiere, esattamente come quando, per scattare una foto, si usa la modalità panoramica.
Il #respiro cambia, il #corpo è accolto e ascoltato, i pensieri si acquietano.
Mente, corpo in equilibrio ( foto dal web)
È uno stato che si avvicina molto all’esperienza di “piena e profonda visione” che Pema Chodron descrive nei suoi libri.
📌Se ti va di sperimentare la #crescita personale attraverso la #consapevolezza #corporea inviami un messaggio qui oppure scrivimi una mail a: con.creattiva@gmail.com
Gli incontri possono essere in presenza oppure online.
📌Dal #mese di #Ottobre, mese del #benessere #psicologico, mi troverai anche presso lo #studio Psicologico Polispecialistico Culturale Kaizen di #Velletri
L’autunno è arrivato con la sua lenta involuzione.
È un ottimo periodo per iniziare un quaderno di pratica.
Un quaderno di pratica è come un diario.
Accoglie le tue esperienze, le tue difficoltà, le tue paure e anche i sogni, i progressi e le tappe raggiunte, appunti, disegni, ritagli, poesie, intenti, scarabocchi, emozioni.
Scrivere, usando carta e penna è già pratica di consapevolezza. Se hai perso l’abitudine alla vecchia BIC, puoi usare lo strumento che più ti piace, la finalità è tenere traccia di te.
Maturare non è sinonimo di miglioramento obbligato. È possibile infatti, ad una certa età, impantanarsi in azioni o situazioni spesso guidate da emozioni contrastanti. Qualcuno ha paura dell’età adulta e del mutamento che essa comporta. Qualcuno sente tutta la tristezza dei treni persi. Qualcun’altro sente rabbia e delusione verso relazioni ormai stanche accusandole di aver rubato i migliori anni della propria vita. C’è qualcuno che è cristallizzato al tempo della propria adolescenza tanto da essere tentato di scommettere contro il tempo…Rischiando rovinose cadute.
Chiaramente ciò che si prova va rispettato, ascoltato e accolto, non represso, non giudicato.
Certo che, attualizzare il proprio sentire, le proprie emozioni, i propri sentimenti e sogni, i propri bisogni, allineandoli al momento presente è un vero percorso di felicità.
È un processo di evoluzione fatto di; accettazione, pacificazione, innovazione e scoperta, in grado di aprire nuovi e diversi scenari per cui, forse, vale la pena investire un po’…
Noi, Baby Boomer, corriamo il rischio di un certo disallineamento tra: corpo, mente, spirito. Portiamo attenzione 😉 Con affetto Emanuela ❤️
***Con il termine baby boomer (dall’inglese “appartenente al boom demografico dei bebè”) viene comunemente indicata una persona, di sesso sia maschile che femminile, nata in Nord America o in Europa tra il 1946 e il 1964, ovvero durante il periodo dell’esplosione demografica (boom) avvenuta in quegli anni, noto con il termine inglese di baby boom, che proseguì parallelo al boom economico registrato in questi paesi nel secondo dopoguerra. (Web)
📌Una bella occasione per chi vive nella zona dei Castelli Romani.
Un percorso di felicità da fare insieme.
📌 Da Ottobre, il mercoledì pomeriggio dalle 18.30 alle 20.00 Presso lo studio Psicologico Polispecialistico e Culturale “Kaizen” di Velletri in via Artemisia Mammucari, 26.
Una bella opportunità per conoscere, sperimentare ed integrare nel tuo quotidiano diverse pratiche di rilassamento, consapevolezza e crescita personale.
🧠 Equilibrio e Armonia ♥️ Mente, Corpo e Spirito fanno finalmente pace🙏🏻
Conosci cosa ti piace e cosa ti fa felice… e poi… fallo🙂
Inspira la sensazione sgradevole espira inviando sollievo, pace e serenità…
Condivido questa bella meditazione che si chiama pratica del”mandare e ricevere”. Personalmente la faccio quando tutto sembra”troppo”. Quando mi sento al centro di un ciclone. Quando ho difficoltà a lasciare andare esperienze dolorose.
L’ obiettivo è risvegliare l’empatia che a volte sopisce sotto una coltre di risentimento e dolore tornando a ri-sentirci “uno con il tutto”.
È certamente una pratica di consapevolezza. Un vero e proprio percorso di felicità!
Puoi farla al bisogno.
“Quante volte ci sentiamo dentro l’occhio del ciclone? Quante volte la sofferenza, la rabbia, il dolore ci pare insopportabile e che nessuno può comprenderlo? Questa pratica consiste nel fare l’esperienza delle nostre sensazioni indesiderate per iniziare un percorso di trasformarmazione collegandoci alla rabbia, paura, sofferenza degli altri. Dopo aver assunto una posizione comoda per noi. Facciamo qualche respiro profondo e lentamente chiudiamo gli occhi Quando affiorano le sensazioni dolorose le inspiriamo, aprendoci alla nostra sofferenza e collegandoci alla sofferenza di qualunque altro essere umano che condivida lo stesso sentire, dopodiché espiriamo inviando sollievo, pace, serenità, a noi e a tutti.”
Al termine, appena lo senti, apri gli occhi.
Se ti va puoi condividere in privato con me le tue sensazioni rispetto al “mandare e ricevere”. Ricordiamoci che sviluppare una buona empatia serve a noi per vivere meglio.
Questa pratica, in tibetano Tonglen, l’ho tratta dal libro ” Vivi nella bellezza- di Pema Chodron.
Scrollando sui social si possono vedere foto e video di gente in vacanza, di luoghi meravigliosi e attimi di felicità immortalati che fanno bene al cuore.
Non ho potuto fare a meno di pensare a chi quest’anno per motivi diversi non potrà andarci; e per qualcuno la vacanza non arriva mai. Allora che fare?
In questo video ti accompagno, attraverso delle immagini, in una breve pratica di rilassamento che puoi usare quando vuoi prenderti una vacanza con te…
Sei stanco o stanca di “crescere”? Hai fatto diversi percorsi di crescita e senti ancora di non aver raggiunto lo stato che desideri? Ti ritrovi spesso a ripetere le stesse azioni che non ti portano a nulla?
Forse sei pronto/a per De-Crescere e questo post è per te!
Ti stai domando che c’entra la filosofia della decrescita con il lavoro su se stessi?
Mi chiedi se è possibile applicare questa filosofia nei percorsi di sviluppo e consapevolezza delle proprie risorse?
Io penso di sì.
Premessa:
Gli ideatori della corrente di pensiero chiamata decrescita felice sono Serge Latoche e Maurizio Pallante, l’uno per il concetto di decrescita, l’altro per averla pensata come “felice”.
“Elogio dell’ozio, della lentezza e della durata; rispetto del passato; consapevolezza che non c’è progresso senza conservazione; indifferenza alle mode e all’effimero; attingere al sapere della tradizione; non identificare il nuovo col meglio, il vecchio col sorpassato, il progresso con una sequenza di censure, la conservazione con la chiusura mentale; non chiamare consumatori gli acquirenti, perché lo scopo dell’acquistare non è il consumo ma l’uso; distinguere la qualità dalla quantità; desiderare la gioia e non il divertimento; valorizzare la dimensione spirituale e affettiva; collaborare invece di competere; sostituire il fare finalizzato a fare sempre di più con un fare bene finalizzato alla contemplazione. La decrescita è la possibilità di realizzare un nuovo Rinascimento, che liberi le persone dal ruolo di strumenti della crescita economica e ri-collochi l’economia nel suo ruolo di gestione della casa comune a tutte le specie viventi in modo che tutti i suoi inquilini possano viverci al meglio.” (Maurizio Pallante)
🌱(Decrescita, non significa certo recessione, piuttosto “rallentare” e rinunciare al superfluo per proteggere e ripristinare l’armonia tra esseri viventi e natura). Se vuoi saperne di più su questa corrente di pensiero: https://www.decrescitafelice.it/che-cose-la-decrescita-felice/🌱
È oramai accertato che una migliore qualità della vita non si raggiunge consumando di più; allo stesso modo la De-Crescita felice che propongo, applicata alla vita delle persone, permette lo sviluppo di nuove consapevolezze per accompagnarle in un processo ecologico e sostenibile tra il saper essere e il saper fare.
Nei percorsi di De-Crescita che propongo Non si tratta tanto di aggiungere, quanto di togliere. De-Crescere felicemente riguarda l’ecologia emotiva; di pensiero e di azione, riguarda il raggiungimento di un maggior equilibrio tra la persona e il mondo che la circonda.
Riconosce, nel rispetto autentico di sé e nel principio assoluto della non violenza verso persone, pensieri, emozioni, ambiente e animali, la strada che conduce verso la felicità.
De-Crescere felicemente vuol dire smettere di forzare la propria naturale tendenza attualizzante dentro un contenitore diventato stretto che non permette l’espressione di un Sé profondo.
Significa ricerca, discernimento, orientamento verso il proprio senso, la propria vocazione, attraverso la pratica della gentilezza e della gioia smettendo di usare la fatica e l’attrito verso se stessi e verso gli altri È uno stato possibile e raggiungibile da chiunque i desideri applicarlo alla propria vita.
Se vuoi saperne di più sui percorsi che propongo. Contattami con un messaggio privato su wapp al 334.3869857. Emanuela Nanni: Counselor professionista Art Counseling e Counseling sessuologico
Master Reiki Coach di risata Consapevole Istruttrice Training Autogeno Conduttrice di Yoga Nidra Facilitatrice Mindfulness Ideatrice della Passeggiata Consapevole e del percorso di De-Crescita SO’RIDENTE
….E per fortuna le storie non sono tutte uguali. …E per fortuna si può riscrivere il finale. Una, cento, un milione di volte e anche di più!
🌈Assaggio di un esercizio di ri-scrittura:
Oggi, ri-cerca la parola adatta (po
evita la prima che ti viene in mente) che possa aiutarti a spiegare ciò che provi. Usala per riscrivere e anche rileggere, gli eventi della tua storia personale.
A volte basta una parola…
🌈Domande stimolo che puoi integrare a piacere:
Cosa avresti voluto dire? Cosa avresti voluto ascoltare? Cosa avresti voluto fare? Come lo avresti fatto? Cosa può aggiungere, oggi, alla tua vita questa parola? Se la usassi ora cosa cambierebbe?
La mia di oggi è: “morbidezza”. Una parola che mancava nel mio vocabolario.
Morbidezza, oggi non potrei farne a meno.
La uso al bisogno😄🥰
Se vuoi fammi sapere la tua nei commenti oppure, in privato.🌞🙏
Nei percorsi di felicità che propongo uso spesso il termine consapevolezza. Il suo significato è legato all’essere presente ossia, mettere piena attenzione nell’azione che si sta compiendo in quel preciso momento.
Piena presenza è consapevolezza
Consapevolezza quindi è attenzione a ciò che faccio, sento, dico e penso nell’attimo stesso in cui accade. Spesso non basta dire: “sono consapevole” per esserlo pienamente. Infatti, c’è chi mette molto impegno per cercare di essere consapevole eppure, ogni tentativo sembra fallire. Per esserlo dunque non è sufficiente averne l’intenzione, è necessario anche una visione profonda delle cose cioè, darsi la possibilità di intravedere delle alternative al nostro continuo fare più azioni insieme…
La piena consapevolezza è piacere
Ricorda: non c’è nulla di sbagliato in te, solo abitudini modificabili, se vuoi.
Esercizio: Oggi, scegliamo di fare un’azione alla volta in cui la nostra piena attenzione è dedicata lì, solo a lei e sperimentiamo il piacere di quell’azione.
Portiamo attenzione al movimento, ai pensieri, al respiro, alle emozioni che l’accompagnano. Bastano veramente pochi minuti. #Buonapratica.
P.S. Se ti sorprenderai a fare più cose insieme fai un bell’inspiro profondo e mentre espiri pronuncia la formula magica: “hohoho hahaha” Mi raccomando, come ogni formula magica la precisione è tutto: tre volte, “hohoho” e tre volte, “hahaha”. In questo modo alleggerirai il senso di frustrazione, respirerai correttamente e sarà un ottimo allenamento per avviarti verso il piacere della consapevolezza.
Training Autogeno rilassamento profondo per chi vuole stare sul corpo…
Il Training Autogeno è la tecnica di rilassamento più famosa al mondo dal 1932 grazie a J.H. Schultz.
Attraverso l’esercizio della calma, della pesantezza, del caldo ecc. Si raggiunge uno stato profondo di benessere.
Training autogeno, pratica formale
La trovo molto adatta a chi vuole stare sul corpo senza implicazioni “spirituali” e a chi dice di avere difficoltà a meditare.
Il protocollo del Training Autogeno di Schultz prevede esercizi in grado di produrre una “distensione concentrata” in sei settori: muscoli, vasi sanguigni, cuore, respirazione, organi addominali, capo.
Questi sono noti come esercizi inferiori del Training Autogeno, perché indirizzati proprio al corpo.
Attraverso le indicazioni specifiche del Training Autogeno la persona può ottenere vari benefici scientificamente dimostrati:
– diminuzione sostanziale dello stress – Alleviamento di disturbi psicosomatici – Diminuzione dei disturbi del sonno – Prestazioni ottimali nello sport – Aumento della concentrazione – Recupero delle energie psico-fisiche -Conoscenza di sé
Il Training autogeno è una tecnica formale finalizzata al rilassamento, anche muscolare, che puoi apprendere e portare nella tua vita quotidiana.
A settembre in partenza le classi di Training Autogeno in presenza e online.
Per info invia una mail a: con.creattiva@gmail.com