Le parole degli altri

Leo Buscaglia

“[…] Le scelte le avete. Potete scegliere la gioia anziché la disperazione. Potete scegliere la felicità anziché le lacrime. Potete scegliere l’azione anziché l’apatia. Potete scegliere il progresso anziché la stagnazione. Potete scegliere voi. E potete scegliere la vita. Ed è tempo che qualcuno vi dica che non siete in balìa di forze più grandi di voi. Voi, davvero, siete la forza più grande per voi. Ecco, non potete farlo per me, ma potete farlo per voi.”
(Leo Buscaglia – Vivere, amare, capirsi)

Tra illusione e delusione

Tra illusione e delusione… c’è lo
“stato di presenza”

Probabilmente le persone ci deludono perché tendiamo a caricarle di tante aspettative.
Indirizziamo la nostra energia verso qualcuno che risolverà finalmente i nostri problemi, non ci farà più sentire la solitudine, sazierà quella fame di attenzioni che ci portiamo da sempre.
Illusi e delusi.
La disillusione è dolorosa e per non sentirla ci proteggiamo con l’evitamento.
Si evita per staccare il contatto; solo che così facendo, ci procuriamo inconsapevolmente altro dolore. È un cane che si morde la coda.
Smettere di alimentare le aspettative su cose, persone o eventi è possibile se restiamo nell’esperienza così come è, osservandola, senza tentare di modificarla, senza il desiderio di ottenere benefici secondari.
Grazie alle relazioni interpersonali, da adulti, entriamo in contatto con parti diverse della nostra interiorità che si attivano come degli interruttori: quelle che giudichiamo belle e quelle per cui a volte proviamo vergogna e che vorremmo sparissero.
Riconoscere l’attivazione di queste parti in uno “stato di presenza” permette di creare una zona neutra in cui incontrarle, dialogarci, comprenderle e anche mediarle.
Non resteremo più delusi?
Forse si, ma per meno tempo: sicuramente consapevoli che non si può deludere nessuno che non sia già predisposto ad esserlo.
Emanuela

Risveglio

La natura insegna


Qualche giorno fa, la volpe e la faina insieme, si sono alleate per razziare il mio pollaio.


La volpe ha portando via il bottino lasciando traccia del suo passaggio tra nuvole di piume. La faina, ghiotta di teste, ha abbandonato a terra i cadaveri decapitati. Tutto in una sola notte.


La vita e la morte insieme.


Sperimentiamo spesso la dualità negli eventi:
Triste, felice, riso, pianto, notte, giorno,
vuoto, pieno, vita, morte, bello, brutto.

Coltivare la consapevolezza permette un risveglio rispetto all’estremizzazione della lettura duale di ciò che accade.

Un evento è un’immagine che racconta qualcosa di più grande. È uno spazio in cui allenare la consapevolezza.

Quando ci fermiamo nella dualità rischiamo di limitare l’espressione di quella immagine. Perdiamo di vista l’insieme, il tutto.

Oggi è tempo per me di riconoscere e onorare lo spazio, tra un evento e l’altro.


La pausa tra un respiro e l’altro, anche nel mio pollaio.

Foto dal web

Ti lascio l’immagine di un Mandala dove la dualità svanisce. Restano i dettagli che fanno un insieme. Un ciclo intero di respiro, compreso di pausa.

Il tutto.

Buon weekend
Emanuela

Monte Lupone

“Quando l’amore vi chiama seguitelo. Anche se le sue vie sono dure e scoscese. E quando le sue ali vi avvolgono, affidatevi a lui. Anche se la sua lama nascosta tra le piume potrebbe ferirvi. E quando vi parla, abbiate fiducia in lui. Anche se la sua voce può infrangere i vostri sogni come il vento del nord devasta un giardino. Perché l’amore come vi incorona, allo stesso modo può crocifiggervi. E come vi fa fiorire, allo stesso modo vi recide. Allo stesso modo in cui ascende alle vostre sommità e accarezza i vostri rami più teneri che fremono nel sole, così può scendere fino alle vostre radici e scuoterle fin dove si aggrappano alla terra.
Come covoni di grano vi raccoglie intorno a sè.
Vi batte fino a spogliarvi.
Vi setaccia per liberarvi dai vostri gusci.
Vi macina fino a ridurvi in farina.
Vi impasta rendendovi malleabili.
Poi vi affida alla sua sacra fiamma, per rendervi pane sacro per il sacro banchetto di Dio.
Tutto questo vi farà l’amore perché conosciate i segreti del vostro cuore, e perché in quella conoscenza diveniate un frammento del cuore della vita.
Ma se nella vostra paura dell’amore cercherete solo il piacere e la pace, allora meglio farete a coprire la vostra nudità e ad abbandonare l’aia dell’amore per il mondo senza stagioni dove potrete ridere, ma non tutte le vostre risate, e piangere, ma non tutte le vostre lacrime.
L’amore non dà nulla se non se stesso, e non prende che da se stesso.
L’amore non possiede, né può essere posseduto. Perché l’amore basta all’amore. E non potete pensare di comandare il cammino dell’amore: se vi trova degni, è lui a dirigere il vostro cammino. L’amore non ha altro desiderio che realizzare se stesso.”

Kahlil Gibran

Pace e quiete

Creattiva 🌷

Pace e quiete nascono da dentro.

Per questo abbiamo bisogno di spostarci oltre le credenze, oltre le abitudini, le meccanicità. Oltre la nostra cultura, oltre l’idea che ci siamo fatti di qualcosa.
Abbiamo necessità di mettere in discussione chi pensiamo di essere e raggiungere nuove consapevolezze per creare immagini di silenzio e pace dentro di noi.
È un processo che inizia a partire dal cuore e, per questo motivo, abbiamo bisogno di perdonarci ogni debolezza.
Prima scegliamo dentro il cuore e poi creiamo l’immagine fuori di noi.

Pace e quiete nascono da dentro.

Buona pratica
Emanuela

Festa della mamma

Spegnere la propria creatività e prendersi cura solo degli altri, mette nella dimensione di non ascolto interiore.
Spesso tiriamo fuori una forza sovrumana, tempo e coraggio, per correre in soccorso, tuttavia, come mai c’è poco tempo per noi?

Troppo facilmente dimentichiamo una piccola regola della felicità: si può dare solo quello che abbiamo e, quello che abbiamo, non è eterno, ha bisogno di essere continuamente generato e ri- generato.

Non si tratta di procedere nella vita per atti di egoismo.
Si tratta di fare spazio♥️

Oggi è la festa della mamma e io
voglio immaginare una donna capace di generare se stessa nella gioia e nel dolore.

Che sceglie di allevarsi e curarsi come un piccolo bambino. Si porti a giocare, a ridere.
Si regali un regalo senza sensi di colpa.
Si sieda sul divano a leggere, scrivere oppure, dormire, senza per questo sentirsi giudicata da qualcuno che ha deciso di non farlo.

Una donna che smette di lagnarsi per le colpe del mondo e decide di uscire dalla gabbia in cui si è imprigionata.
Che ami il suo viso e il suo corpo dopo ogni gravidanza e ad ogni età.

Io voglio immaginare una donna libera e liberata che genera se stessa quotidianamente, agente consapevole della meravigliosa avventura della co- creazione.

Una donna CREATTIVA nel suo lavoro, nella sua casa, con i suoi figli, nel mondo che la circonda.

Una donna respons- abile♥️

Vi lovvo♥️

Emanuela

Possiamo!

Possiamo sempre scegliere.

Scegliere di andare, di tornare, di restare.

Se preferiamo, possiamo anche pensare di non avere scelta, tuttavia, anche in questo caso scegliamo.

Si può dire “Si” e si può dire anche “No”.

Si può temporeggiare: “forse”,”vediamo”,”chissà”, “ci penso”, “lo farò”, “mi piacerebbe, ma”.
Possiamo chiuderci le porte alle spalle o, anche, lasciarle socchiuse.

Possiamo fare un passo, respirare, fermarci, tornare qualche passo indietro,
orientarci meglio, muoverci di nuovo.

Possiamo chiedere aiuto.

Scegliere è decidere e spesso non è facile.
Significa spostarsi, scomodarsi, domandarsi, tremarsi, tenersi, confortarsi. Credersi.

Ogni scelta contiene incognite e opportunità nella stessa misura. Abbastanza Imprevedibili.

Qualche volta ci vengono dubbi sulla nostra capacità di scegliere.

Capita.

Io, quando mi succede, vado al ricordo di me bambina. Avvertivo quel terrore sottile e, allo stesso tempo, fiducioso che la mia vita era depositata nelle mani dell’adulto;
poteva decidere se farmi mangiare oppure no, abbracciarmi, afferrarmi, o lasciarmi cadere, quando mi sollevava da terra e, per una frazione di secondo, mi lanciava in aria per farmi ridere.

Lì mi affidavo.

Affidarsi è tipico del cucciolo che dipende da un altro per sopravvivere.

(“Genitorializzarsi”, “adultizzarsi” permette di scegliere in piena consapevolezza, se sentiamo che, quella vecchia immagine di genitore interiorizzato, non ci ha trasmesso adeguata fiducia per la nostra vita…Per questo ci sono gli psicologi e gli psicoterapeuti).

Così, oggi mi affido al genitore di me stessa, sufficientemente adeguato, che sono diventata e scelgo imprevisti e opportunità insieme.

…E quando sento la bimba che è in me, un po’ tentennante, la rassicuro:

E lei si affida.
E ride.

Buona pratica di consapevolezza e di affidamento.
Buon viaggio!
Emanuela

Librocouseling

Laboratorio di Librocouseling che cos’è?

È una modalità di lavorare in gruppo con le parole mutuate dai libri.

Attraverso le “parole degli altri” che troviamo nella narrativa, nella poesia, nella fiaba, il laboratorio agevola l’accesso verso i nostri mondi interiori e permette di aggiungere o raggiungere, parole nuove alla narrazione che solitamente facciamo di noi.

Sono parole capaci di aprire piccoli varchi, dentro il nostro mondo mentalizzato e giudicante, in grado di parlare direttamente al cuore.

Il linguaggio del cuore ama la metafora.

Nel cuore risiedono le risposte (Quando mi riferisco al cuore non parlo di smancerie sdolcinate, di romanticherie poco attendibili, mi riferisco
all’ antica sapienza che abita in noi e che spesso è dormiente).

Il Librocouseling è uno strumento di crescita personale, di ecologia della mente, di sviluppo e di potenziamento che fa bene al singolo e anche alla comunità; nei luoghi di lavoro, alla coppia, alla famiglia.

Il laboratorio si tiene una volta al mese, in presenza e on line, è aperto a chiunque abbia la curiosità di lavorare sulla propria consapevolezza e sul proprio benessere e non servono competenze particolari.

Si lavora insieme nel gruppo e ha diversi vantaggi.

Se vuoi puoi inviare una mail per info su costi, modalità e tempi.


Sarò felice di risponderti.
Creattiva- Emanuela Nanni- percorsi di felicità

Baby Boomer

Riflessione sul “maturare”.

Maturare non è sinonimo di miglioramento obbligato.
È possibile infatti, ad una certa età, impantanarsi in azioni o situazioni spesso guidate da emozioni contrastanti.
Qualcuno ha paura dell’età adulta e del mutamento che essa comporta.
Qualcuno sente tutta la tristezza dei treni persi.
Qualcun’altro sente rabbia e delusione verso relazioni ormai stanche accusandole di aver rubato i migliori anni della propria vita.
C’è qualcuno che è cristallizzato al tempo della propria adolescenza tanto da essere tentato di scommettere contro il tempo…Rischiando rovinose cadute.

Chiaramente ciò che si prova va rispettato, ascoltato e accolto, non represso, non giudicato.

Certo che, attualizzare il proprio sentire, le proprie emozioni, i propri sentimenti e sogni, i propri bisogni, allineandoli al momento presente è un vero percorso di felicità.

È un processo di evoluzione fatto di; accettazione, pacificazione, innovazione e scoperta, in grado di aprire nuovi e diversi scenari per cui, forse, vale la pena investire un po’…

Noi, Baby Boomer, corriamo il rischio di un certo disallineamento tra: corpo, mente, spirito.
Portiamo attenzione 😉
Con affetto
Emanuela ❤️

***Con il termine baby boomer (dall’inglese “appartenente al boom demografico dei bebè”) viene comunemente indicata una persona, di sesso sia maschile che femminile, nata in Nord America o in Europa tra il 1946 e il 1964, ovvero durante il periodo dell’esplosione demografica (boom) avvenuta in quegli anni, noto con il termine inglese di baby boom, che proseguì parallelo al boom economico registrato in questi paesi nel secondo dopoguerra.
(Web)

Il mestiere più bello del mondo

Il mestiere più bello del mondo…per me❤️

…Arriva con il “diario di pratica” in una mano e nell’altra un libro di poesie.
Siede e chiede di leggerne una perché lì dentro ci sono le parole sue.

È così che inizia l’incontro di oggi.

Legge.

Mi lascia entrare nel suo intimo mondo, fatto di suoni, di parole e, di pause da rispettare, in cui in gioco ci sono anche io, con il mio di mondo.

Parole, pause e silenzi miei.

Insieme creiamo uno spazio, una forma, in cui essere ciò che siamo.
Un tempo autentico in cui l’accettazione è reciproca.

Dove io sento, sulla pelle, che faccio il mestiere più bello del mondo.
Emanuela ❤️

Weekend benessere

Quest’anno in Abruzzo!

…E se la tua storia  fosse un racconto scritto in sequenza circolare e non lineare?

E se la tua storia fosse un Mandala?

Weekend benessere 17 e 18 settembre
Storie di rinascita e di potere
Una nuova narrazione per te!


❇️❇️ATTENZIONE ❇️❇️
Si tratta di creare non di rispolverare
Si tratta di liberare non di scrivere


Il momento è Ora.
Prenotazioni aperte!
Chiuderanno a fine agosto.

Invia una mail a con.creattiva@gmail.com

Sarà l’occasione per incontrarci personalmente.

La via felice tra gratitudine e valori

La via felice

La felicità può essere per ognuno di noi un impegno quotidiano se lo desideriamo certo, non una forzatura.

La felicità è un atto gentile, non violento.
L’esperienza di felicità è molto legata ai valori che ci muovono e alla gratitudine che riusciamo a provare quotidianamente.


Potremmo chiederci:


✅Che cosa significa valore per me?
Quali sono quelli che mi muovono? Riesco ad elencarli? Questi valori sono miei oppure li ho ereditati?

La gratitudine è una grande forza motrice.
Provare gratitudine non vuol dire accontentarsi del premio di consolazione tutt’altro, significa osservare con nuovi occhi cosa è presente nella nostra vita e individuare il modo migliore per muovere azioni efficaci verso il cambiamento felice che vogliamo attuare.


✅ Oggi sento di provare gratitudine per.. ?
✅Cosa cambierebbe se all’interno delle mille difficoltà quotidiane la gratitudine facesse capolino nella mia vita?

Da Ricordare: tutto cambia a partire dall’interno…


Ogni giorno possiamo allenare i nostri pensieri, il corpo e la nostra parte spirituale a riconoscere la gioia dentro di noi, intorno a noi e nelle persone che incontriamo.


Restiamo felici con tutte le cellule del  corpo.
Ora, qui.
Creiamo stupore insieme!