Mezzo pieno o mezzo vuoto?



Avere una buona relazione con noi stessi è la base di partenza per avere una buona relazione con gli altri e con ciò che la vita ci dà.

Una delle caratteristiche di chi sta bene con se stesso, rispetto a chi ci sta un po’ meno, è la qualità dei pensieri (ottimista- pessimista) e l’esempio del “bicchiere mezzo pieno” potrebbe rendere l’idea.

Chi ha l’attitudine a vederlo “mezzo pieno” sembra in grado di fare pensieri più felici rispetto a chi lo percepisce “mezzo vuoto”.

Chi lo sente “mezzo vuoto” , spesso, si ritiene un realista ed è portato a considerare il “mezzo pieno” un sognatore, una persona poco concreta e spesso illusa.

Chi ha ragione?

In realtà i pensieri che ruotano intorno alla nostra idea di vita sono limitanti, sia in un verso che nell’altro.

Percepiamo e interpretiamo il mondo che ci circonda attraverso una lente del tutto personale e quindi, non necessariamente oggettiva.

Riconoscere il proprio bicchiere mezzo pieno, o vederlo mezzo vuoto, è frutto dei pensieri che produciamo, rispetto alle esperienze fatte nel corso della vita; convinzioni o credenze che nel tempo sono diventate verità assolute in base alle quali decidiamo cosa è vero e cosa no.

Certo, che l’ironica frase “se qualcosa può andar male lo farà” (legge di Murphy) ha buone probabilità di autoavverarsi se ne siamo proprio convinti.

Cosa può aiutare?

Forse, per iniziare una soddisfacente relazione con noi stessi, potrebbe essere utile riconoscere le credenze che ci guidano.

…È facile, suonano come dogmi.

Buona pratica
Creattiva- Emanuela Nanni- percorsi di felicità

Se senti che è arrivato il tempo per iniziare un percorso di consapevolezza o, se vuoi lavorare su un ambito specifico della tua vita, puoi inviare un mail a: con.creattiva@gmail.com

Valuteremo insieme se posso essere la professionista che fa per te.

Costa troppo!


Foto dal web

Spesso capita di vedere la perplessità sulla faccia delle persone rispetto al costo di un percorso.


Chi pratica la mia professione, o una simile, sa che è necessario investire, oltre alle energie fisiche ed emotive, tanto tempo e denaro per mantenere un buon livello di professionalità ed un costante aggiornamento; senza dimenticare l’attenzione per il proprio equilibrio psico-fisico, necessario per incontrare il cliente al meglio delle proprie capacità.


Non c’è dubbio che alla base della riuscita di un percorso di consapevolezza con un cliente ci sia un continuo lavoro sulla vita del professionista a cui si affida.


Occorre tanta manutenzione per essere  professionisti della salute e, per questo, non si fa tutto da soli.


Altre figure professionali sono necessarie e presenti costantemente:
l’associazione di categoria, i coach o i counselor, gli psicoterapeuti, il supervisore, gli insegnanti dei corsi di aggiornamento, gli operatori olistici, e (come dimenticarli?) i commercialisti.


…Tanti professionisti, e forse ne ho dimenticato qualcuno, supportano altri professionisti nello svolgimento della loro attività!


P.S.
Siamo sicuri che costa troppo?
Emanuela

“È un lavoro, essere felici
È una costruzione.
Devi metterla giù tavola per tavola e chiodo per chiodo, e controllare di continuo che tutto sia a posto, e tenere ben spalato tutto intorno.
Ci vuole un sacco di manutenzione.”
ANDREA DE CARLO, Uto (Milano, Bompiani 1995)

Ricevere e dare Reiki, energia di luce.



Foto dal web

Ricevere un trattamento Reiki significa entrare in una dimensione di salute e benessere, di realizzazione, che ha effetti su tutti gli ambiti della la nostra vita.

Il Reiki può accompagnare nelle cure mediche essendo un antidolorifico naturale.

Non si sostituisce alla medicina ufficiale,

Chi riceve è sempre vestito, non c’è manipolazione, le mani di chi opera sfiorano appena la persona. La percezione che si ha è di benessere e rilassamento profondo, condizione ottimale per attivare la propria capacità di rigenerazione, avere intuizioni utili, giungere a nuove consapevolezze.
Chiudere dei cicli dolorosi.

Chi dona entra in una dimensione meditativa e, attraverso la sintonia con l’energia, accompagna il ricevente nel medesimo stato.

Inizialmente sono necessari almeno quattro trattamenti perché il sistema corpo- mente del ricevente si abitui ad un nuovo “linguaggio”.

I trattamenti successivi aiutano a sciogliere eventuali blocchi fisici, emotivi, spirituali.

L’operatore Reiki non decide su cosa agire.

Reiki si può ricevere per tutta la vita ad ogni età e si può anche decidere di formarsi per imparare ad autotrattarsi, trattare gli altri, gli animali, il cibo, l’acqua.

Puoi integrarlo nel tuo lavoro oppure, con serietà e costanza, ne puoi fare una professione.

A gennaio due date per la formazione in presenza al primo livello

e altre due per avanzare nel percorso della tua crescita.

14 e 15 GENNAIO primo livello
28 e 29 GENNAIO secondo livello

A Velletri (RM)
presso lo studio Psicologico Polispecialistico Culturale Kaizen

e presso Creattiva studio di Gestalt counseling e atelier olistico.

Reiki sei tu che smetti di sabotarti.
✨Sei tu che ti orienti verso la luce✨

Buon cammino 👣
Emanuela Nanni Counselor professionista e Master Reiki metodo Usui.

creattiva- Emanuela Nanni- percorsi di felicità

È tempo…

È tempo di chiudere i cicli.
Ringraziare, rinnovare, ricominciare.
Sei pronta? Sei pronto?

Chiudo un anno intenso con la consapevolezza di custodire nel cuore una immensa gratitudine.
Ho incontrato tante persone con la voglia di esplorarsi. Le ho ascoltate, abbiamo camminato insieme, abbiamo riso, tanto.
Abbiamo cercato parole nuove per raccontare delle storie di vita, scritto insieme tante “storie di potere”.
Percepito le nostre vibrazioni, sperimentato come l’energia si muove dentro e fuori di noi. Visitato e avuto cura  del nostro bambino interiore; ribelle, arrabbiato e triste,  del nostro genitore giudicante, quello che sta lì a dire tutto quello che non và,  ed infine, grazie anche alla parte  dell’adulto che è in noi, mediato tra le parti.  Accettato, perdonato, liberato, integrato, gioito.


Tanti progetti non sono andati. Non è ancora tempo di realizzarli forse.
Tanti ne ho nel cuore.
Questo anno mi ha portata ancora ad incontrare me stessa in ogni persona che ha incrociato la mia strada e questa me stessa mi piace, è tanta, tantissima roba. Certe volte un po’ mi spaventa, tuttavia, ho scelto di incontrarla in ogni angolo di mondo interiore o esteriore che sia. Raccolgo frammenti  di me come conchiglie e le porto a casa. La casa che con tanta fatica e gioia ho tirato su. La mia casa sulla roccia che per me sta nel cuore.
Mi ascolto.
Le riordino, le pulisco, le catalogo.
Alcune non servono e le rimetto nel mare. Altre mi arricchiscono per quanto sono belle e preziose, tengo per me quanto basta e le altre, le regalo.
È tempo di chiudere.
Di ringraziare .
Di rinnovare.
Di ri- cominciare.
Buon anno.
Buona pratica.

Quando siete felici fateci caso

Natale, istruzioni per l’uso:


– maneggiare con cura e attenzione
– riposare
– non chiedere alcun sforzo ai -sì-
– far gareggiare i -no, grazie- che abbiamo allenato per tutto questo tempo e stare a vedere se sotto pressione reggono lo sforzo
– sorridere
– ridere
– lasciarci stare
– attorcigliarsi i capelli tra le dita e chiudere gli occhi
– contare i respiri
– piangere
– appannare i vetri con il fiato
– appannare i vetri con il fiato e scriverci un nome
– scaldarsi le mani sopra la pentola al fuoco
– mangiare tanto se ci sta o se ci va
– mangiare poco se non ci sta o se non ci va
– annusare
– venire al mondo nel mondo
– scambiarsi un segno di pace
– sgranchirsi il collo facendo ruotare la testa
– aprire le spalle
– raddrizzare la schiena
– far ballare le dita
– appoggiare una mano sul petto e sentire i battiti
– tenere il cuore
– fare in modo che ci sia solo chi vuoi
– stare dove si sta bene, ché a volte può sembrare preservare la propria comfort zone, molte altre è solo preservare la quiete
– chi c’è, c’è
– non sei sola, c’è un cielo pieno di stelle.


La Raccontadina -Francesca Pachetti-

Lo faccio dopo!

Foto dal web

C’è un’ansia che non si manifesta con il tremore, il sudore freddo, gola chiusa o altro.

C’è un’ansia che fa… procrastinare.

Non è mai il momento giusto, il tempo giusto, c’è sempre altro da fare.

Così, certe volte, non riuscire a portare avanti un compito, un esame, un lavoro, un impegno preso non necessariamente significa che siamo pigri, sbagliati, lenti, “malati”.

Certe volte, quelle azioni da svolgere vengono “caricate” di roba che va oltre l’azione in sé.
Assumono un significato “altro”.

A volte procrastinare serve ad evitare di sentire lo stato di ansia che si nasconde sotto al compito da fare.

Uno stato che spesso confondiamo con “l’essere incapaci”…Invece è “solo” ansia.

Rendere chiaro questo processo può fare la differenza…


Creattiva- Emanuela Nanni- percorsi di felicità

Kairos e Kronos

Foto dal web



C’è un’ansia chiamata “non c’è tempo, non c’è tempo” che arriva a visitarci perché possiamo sperimentare che, al contrario, il tempo c’è.

Ricorda, a tutti noi, che possiamo prendere tempo.

L’ unico tempo vero, reale, è l’ Adesso dove viviamo, con il corpo e con la mente, nel medesimo posto.

Adesso, possiamo percepire la qualità, l ‘intensità, il colore o la consistenza di un gesto, un respiro, un abbraccio, il sapore del caffè o di una caramella.

Non prima, non dopo.

Gli antichi Greci insegnano che c’è un tempo cronologico ( Kronos) che è carico di azioni da fare e poi c’è un tempo, senza tempo, Kairos, che è il tempo di qualità.

Kairos lo possiamo assaporare quando siamo completamente presi dall’istante presente.

Tutto accade lì. Per sempre.

Alice: <Per quanto tempo è per sempre? Bianconiglio: <A volte, solo un secondo.>

📌Pratica di oggi:

Leggi qualche pagina del libro: “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carroll.

Lasciati trovare dal tempo e… meravigliati.

Un caro saluto.

Creattiva- Emanuela Nanni- percorsi di felicità

Le autorità cinesi hanno ordinato la rimozione delle bandiere di preghiera tibetane dalle montagne, dai monasteri e dai villaggi della Prefettura autonoma tibetana di Golog, nel Tibet orientale, la notizia è stata diffusa da un giornale per il Tibet libero
(Tibet Watch) e confermata da più autorità.

Le autorità hanno ordinato ai cittadini e ai monaci tibetani locali di rimuovere le bandiere, etichettandole come parte di un intervento di risanamento ambientale.
Le bandiere di preghiera tibetane sono tradizionalmente appese nelle aree tibetane sui tetti di case, monasteri, montagne e luoghi sacri.

Bene! Vorrà dire che io le appenderò anche per loro.

Emanuela

Saggezze…

“Un antico proverbio indiano
dice che ognuno di noi
è una casa con quattro stanze:
una fisica, una mentale,
una emotiva e una spirituale.
La maggior parte di noi
tende a vivere in una stanza
gran parte del tempo.
Ma finché non andremo
in ogni stanza, ogni giorno,
anche solo per arieggiarla,
noi non saremo persone complete.”
Rumer Godden

Che ne pensi?

È possibile agire in modo ecologico e non violento per migliorare la puzza di stantio in stanze che non frequentiamo?

Trova il tuo modo…se vuoi…puoi.
Emanuela
🧘🏾‍♂️🧘‍♂️🧘🏼🧘🏼‍♀️🧘🏻🧘🏾‍♂️🧘‍♂️
❤️🧡💛💚💙💜🤍

Qui da me piove.

L’autunno è arrivato con la sua lenta involuzione.

È un ottimo periodo per iniziare un quaderno di pratica.

Un quaderno di pratica è come un diario.

Accoglie le tue esperienze, le tue difficoltà, le tue paure e anche i sogni, i progressi e le tappe raggiunte, appunti, disegni, ritagli, poesie, intenti, scarabocchi, emozioni.

Scrivere, usando carta e penna è già pratica di consapevolezza.
Se hai perso l’abitudine alla vecchia BIC, puoi usare lo strumento che più ti piace,
la finalità è tenere traccia di te.

L’autunno aiuta, cogli l’occasione.

Buona pratica

Emanuela

A te

A te

Scrollando sui social si possono vedere foto e video di gente in vacanza, di luoghi meravigliosi e attimi di felicità immortalati che fanno bene al cuore.

Non ho potuto fare a meno di pensare a chi quest’anno per motivi diversi non potrà andarci;
e per qualcuno la vacanza non arriva mai.
Allora che fare?

In questo video ti accompagno, attraverso delle immagini, in una breve pratica di rilassamento che puoi usare quando vuoi prenderti una vacanza con te…

“A te.”
Buona pratica
Emanuela