“Caro diario… Oggi l’ho incontrato. Era con sua moglie…”
Le pagine di un diario raccolgono confidenze e segreti che non si possono dire a nessuno, dolori difficili da spiegare, stanchezze inconfessabili.
Qualche volta serve per fissare pensieri, progressi fatti, ripensamenti, decisioni, desideri. In ogni caso, è un amico che non smette di voler bene, malgrado gli inevitabili difetti di chi lo tiene.
Nel diario si scrive senza alcuna censura.
Io ho perso il conto dei quaderni riempiti a mano e dalle copertine improbabili. Ho scritto diari in varie fasi della vita e ancora oggi lo faccio.
Mi piace scrivere di sera quando tutti dormono e la casa è quieta.
Testimone silenzioso e utile; i fogli assorbono le lacrime, si strappano con facilità e, al bisogno, diventano coriandoli. Se tieni un diario sai di cosa parlo altrimenti fai una prova e poi mi scrivi.
Se preferiamo, possiamo anche pensare di non avere scelta, tuttavia, anche in questo caso scegliamo.
Si può dire “Si” e si può dire anche “No”.
Si può temporeggiare: “forse”,”vediamo”,”chissà”, “ci penso”, “lo farò”, “mi piacerebbe, ma”. Possiamo chiuderci le porte alle spalle o, anche, lasciarle socchiuse.
Possiamo fare un passo, respirare, fermarci, tornare qualche passo indietro, orientarci meglio, muoverci di nuovo.
Possiamo chiedere aiuto.
Scegliere è decidere e spesso non è facile. Significa spostarsi, scomodarsi, domandarsi, tremarsi, tenersi, confortarsi. Credersi.
Ogni scelta contiene incognite e opportunità nella stessa misura. Abbastanza Imprevedibili.
Qualche volta ci vengono dubbi sulla nostra capacità di scegliere.
Capita.
Io, quando mi succede, vado al ricordo di me bambina. Avvertivo quel terrore sottile e, allo stesso tempo, fiducioso che la mia vita era depositata nelle mani dell’adulto; poteva decidere se farmi mangiare oppure no, abbracciarmi, afferrarmi, o lasciarmi cadere, quando mi sollevava da terra e, per una frazione di secondo, mi lanciava in aria per farmi ridere.
Lì mi affidavo.
Affidarsi è tipico del cucciolo che dipende da un altro per sopravvivere.
(“Genitorializzarsi”, “adultizzarsi” permette di scegliere in piena consapevolezza, se sentiamo che, quella vecchia immagine di genitore interiorizzato, non ci ha trasmesso adeguata fiducia per la nostra vita…Per questo ci sono gli psicologi e gli psicoterapeuti).
Così, oggi mi affido al genitore di me stessa, sufficientemente adeguato, che sono diventata e scelgo imprevisti e opportunità insieme.
…E quando sento la bimba che è in me, un po’ tentennante, la rassicuro:
E lei si affida. E ride.
Buona pratica di consapevolezza e di affidamento. Buon viaggio! Emanuela
Quando scrivo intorno alla decrescita felice come percorso possibile di consapevolezza e felicità mi riferisco ad uno spostamento di focus che va dall’osservazione puntigliosa del proprio ombelico ,all’ampiezza di sguardo sull’intero panorama che include tutta la forma dell’esperienza personale. Tutta.
Se così non fosse, secondo me, si rischierebbe di restare invischiati in un’immagine illusoria di sé dove ci si cristallizza, di nuovo, in un ruolo che va a braccetto con un’altra illusione, quella di essere finalmente “cresciuti”, gongolando dentro uno stato, mediamente raggiunto e gratificante per il nostro Io, che ha, tuttavia, bisogno di fagocitare ancora il Tu. Io, Tu, Noi, nessuno cresce da solo, non parliamo poi di decrescere! Nei percorsi di felicità lavoriamo per raggiungere obiettivi felici, nei percorsi di de-crescita felice si lavora sull’ essere felici…dentro. La de-crescita, come percorso di consapevolezza, ha necessità di attraversare stati diversi di coscienza.
Ha bisogno di sperimentare un’energia diversa. È un processo di ecologia della mente in cui scelgo, ad ogni respiro, di essere me insieme all’altro da me dove non ho bisogno di eliminarlo dal mio orizzonte per sperimentare la felicità dell’indipendenza. Con la de-crescita si passa dal provare uno stato di empatia, per se stessi e l’altro, ad uno stato di compassione.
Il figlio, il compagno, la moglie, il marito o il datore di lavoro cessano di essere coloro che mi rendono la vita impossibile semplicemente perché quella dinamica non è più la mia. Trovo la strada verso un’ autenticità in cui non ho più bisogno di: “essere come…”, “fare come…”, ” piacere a…” “Imitare chi…” È la strada del sacrificio (nel senso di “rendere sacro”) dove posso semplicemente essere. Punto. La decrescita viene dopo la crescita.
È una modalità di lavorare in gruppo con le parole mutuate dai libri.
Attraverso le “parole degli altri” che troviamo nella narrativa, nella poesia, nella fiaba, il laboratorio agevola l’accesso verso i nostri mondi interiori e permette di aggiungere o raggiungere, parole nuove alla narrazione che solitamente facciamo di noi.
Sono parole capaci di aprire piccoli varchi, dentro il nostro mondo mentalizzato e giudicante, in grado di parlare direttamente al cuore.
Il linguaggio del cuore ama la metafora.
Nel cuore risiedono le risposte (Quando mi riferisco al cuore non parlo di smancerie sdolcinate, di romanticherie poco attendibili, mi riferisco all’ antica sapienza che abita in noi e che spesso è dormiente).
Il Librocouseling è uno strumento di crescita personale, di ecologia della mente, di sviluppo e di potenziamento che fa bene al singolo e anche alla comunità; nei luoghi di lavoro, alla coppia, alla famiglia.
Il laboratorio si tiene una volta al mese, in presenza e on line, è aperto a chiunque abbia la curiosità di lavorare sulla propria consapevolezza e sul proprio benessere e non servono competenze particolari.
Si lavora insieme nel gruppo e ha diversi vantaggi.
Se vuoi puoi inviare una mail per info su costi, modalità e tempi.
Sarò felice di risponderti. Creattiva- Emanuela Nanni- percorsi di felicità
Ricevere un trattamento Reiki significa entrare in una dimensione di salute e benessere, di realizzazione, che ha effetti su tutti gli ambiti della la nostra vita.
Il Reiki può accompagnare nelle cure mediche essendo un antidolorifico naturale.
Non si sostituisce alla medicina ufficiale,
Chi riceve è sempre vestito, non c’è manipolazione, le mani di chi opera sfiorano appena la persona. La percezione che si ha è di benessere e rilassamento profondo, condizione ottimale per attivare la propria capacità di rigenerazione, avere intuizioni utili, giungere a nuove consapevolezze. Chiudere dei cicli dolorosi.
Chi dona entra in una dimensione meditativa e, attraverso la sintonia con l’energia, accompagna il ricevente nel medesimo stato.
Inizialmente sono necessari almeno quattro trattamenti perché il sistema corpo- mente del ricevente si abitui ad un nuovo “linguaggio”.
I trattamenti successivi aiutano a sciogliere eventuali blocchi fisici, emotivi, spirituali.
L’operatore Reiki non decide su cosa agire.
Reiki si può ricevere per tutta la vita ad ogni età e si può anche decidere di formarsi per imparare ad autotrattarsi, trattare gli altri, gli animali, il cibo, l’acqua.
Puoi integrarlo nel tuo lavoro oppure, con serietà e costanza, ne puoi fare una professione.
A gennaio due date per la formazione in presenza al primo livello
e altre due per avanzare nel percorso della tua crescita.
14 e 15 GENNAIO primo livello 28 e 29 GENNAIO secondo livello
A Velletri (RM) presso lo studio Psicologico Polispecialistico Culturale Kaizen
e presso Creattiva studio di Gestalt counseling e atelier olistico.
Reiki sei tu che smetti di sabotarti. ✨Sei tu che ti orienti verso la luce✨
Buon cammino 👣 Emanuela Nanni Counselor professionista e Master Reiki metodo Usui.
Con alcune persone in studio spesso emerge una vera e propria lotta interiore tra i no e i si della vita quotidiana. Spesso c’è un no a prescindere, altre volte un si negato. Apprendere nuove competenze per discernere, in piena consapevolezza, il suono e la risonanza nel corpo, di un no o di un si, dà modo a corpo e mente di rigenerarsi. Si acquisisce una #visione più ampia e inclusiva dei fatti, degli eventi e delle azioni da compiere, esattamente come quando, per scattare una foto, si usa la modalità panoramica.
Il #respiro cambia, il #corpo è accolto e ascoltato, i pensieri si acquietano.
Mente, corpo in equilibrio ( foto dal web)
È uno stato che si avvicina molto all’esperienza di “piena e profonda visione” che Pema Chodron descrive nei suoi libri.
📌Se ti va di sperimentare la #crescita personale attraverso la #consapevolezza #corporea inviami un messaggio qui oppure scrivimi una mail a: con.creattiva@gmail.com
Gli incontri possono essere in presenza oppure online.
📌Dal #mese di #Ottobre, mese del #benessere #psicologico, mi troverai anche presso lo #studio Psicologico Polispecialistico Culturale Kaizen di #Velletri
Maturare non è sinonimo di miglioramento obbligato. È possibile infatti, ad una certa età, impantanarsi in azioni o situazioni spesso guidate da emozioni contrastanti. Qualcuno ha paura dell’età adulta e del mutamento che essa comporta. Qualcuno sente tutta la tristezza dei treni persi. Qualcun’altro sente rabbia e delusione verso relazioni ormai stanche accusandole di aver rubato i migliori anni della propria vita. C’è qualcuno che è cristallizzato al tempo della propria adolescenza tanto da essere tentato di scommettere contro il tempo…Rischiando rovinose cadute.
Chiaramente ciò che si prova va rispettato, ascoltato e accolto, non represso, non giudicato.
Certo che, attualizzare il proprio sentire, le proprie emozioni, i propri sentimenti e sogni, i propri bisogni, allineandoli al momento presente è un vero percorso di felicità.
È un processo di evoluzione fatto di; accettazione, pacificazione, innovazione e scoperta, in grado di aprire nuovi e diversi scenari per cui, forse, vale la pena investire un po’…
Noi, Baby Boomer, corriamo il rischio di un certo disallineamento tra: corpo, mente, spirito. Portiamo attenzione 😉 Con affetto Emanuela ❤️
***Con il termine baby boomer (dall’inglese “appartenente al boom demografico dei bebè”) viene comunemente indicata una persona, di sesso sia maschile che femminile, nata in Nord America o in Europa tra il 1946 e il 1964, ovvero durante il periodo dell’esplosione demografica (boom) avvenuta in quegli anni, noto con il termine inglese di baby boom, che proseguì parallelo al boom economico registrato in questi paesi nel secondo dopoguerra. (Web)
📌Una bella occasione per chi vive nella zona dei Castelli Romani.
Un percorso di felicità da fare insieme.
📌 Da Ottobre, il mercoledì pomeriggio dalle 18.30 alle 20.00 Presso lo studio Psicologico Polispecialistico e Culturale “Kaizen” di Velletri in via Artemisia Mammucari, 26.
Una bella opportunità per conoscere, sperimentare ed integrare nel tuo quotidiano diverse pratiche di rilassamento, consapevolezza e crescita personale.
🧠 Equilibrio e Armonia ♥️ Mente, Corpo e Spirito fanno finalmente pace🙏🏻
Conosci cosa ti piace e cosa ti fa felice… e poi… fallo🙂
Inspira la sensazione sgradevole espira inviando sollievo, pace e serenità…
Condivido questa bella meditazione che si chiama pratica del”mandare e ricevere”. Personalmente la faccio quando tutto sembra”troppo”. Quando mi sento al centro di un ciclone. Quando ho difficoltà a lasciare andare esperienze dolorose.
L’ obiettivo è risvegliare l’empatia che a volte sopisce sotto una coltre di risentimento e dolore tornando a ri-sentirci “uno con il tutto”.
È certamente una pratica di consapevolezza. Un vero e proprio percorso di felicità!
Puoi farla al bisogno.
“Quante volte ci sentiamo dentro l’occhio del ciclone? Quante volte la sofferenza, la rabbia, il dolore ci pare insopportabile e che nessuno può comprenderlo? Questa pratica consiste nel fare l’esperienza delle nostre sensazioni indesiderate per iniziare un percorso di trasformarmazione collegandoci alla rabbia, paura, sofferenza degli altri. Dopo aver assunto una posizione comoda per noi. Facciamo qualche respiro profondo e lentamente chiudiamo gli occhi Quando affiorano le sensazioni dolorose le inspiriamo, aprendoci alla nostra sofferenza e collegandoci alla sofferenza di qualunque altro essere umano che condivida lo stesso sentire, dopodiché espiriamo inviando sollievo, pace, serenità, a noi e a tutti.”
Al termine, appena lo senti, apri gli occhi.
Se ti va puoi condividere in privato con me le tue sensazioni rispetto al “mandare e ricevere”. Ricordiamoci che sviluppare una buona empatia serve a noi per vivere meglio.
Questa pratica, in tibetano Tonglen, l’ho tratta dal libro ” Vivi nella bellezza- di Pema Chodron.
….E per fortuna le storie non sono tutte uguali. …E per fortuna si può riscrivere il finale. Una, cento, un milione di volte e anche di più!
🌈Assaggio di un esercizio di ri-scrittura:
Oggi, ri-cerca la parola adatta (po
evita la prima che ti viene in mente) che possa aiutarti a spiegare ciò che provi. Usala per riscrivere e anche rileggere, gli eventi della tua storia personale.
A volte basta una parola…
🌈Domande stimolo che puoi integrare a piacere:
Cosa avresti voluto dire? Cosa avresti voluto ascoltare? Cosa avresti voluto fare? Come lo avresti fatto? Cosa può aggiungere, oggi, alla tua vita questa parola? Se la usassi ora cosa cambierebbe?
La mia di oggi è: “morbidezza”. Una parola che mancava nel mio vocabolario.
Morbidezza, oggi non potrei farne a meno.
La uso al bisogno😄🥰
Se vuoi fammi sapere la tua nei commenti oppure, in privato.🌞🙏
Training Autogeno rilassamento profondo per chi vuole stare sul corpo…
Il Training Autogeno è la tecnica di rilassamento più famosa al mondo dal 1932 grazie a J.H. Schultz.
Attraverso l’esercizio della calma, della pesantezza, del caldo ecc. Si raggiunge uno stato profondo di benessere.
Training autogeno, pratica formale
La trovo molto adatta a chi vuole stare sul corpo senza implicazioni “spirituali” e a chi dice di avere difficoltà a meditare.
Il protocollo del Training Autogeno di Schultz prevede esercizi in grado di produrre una “distensione concentrata” in sei settori: muscoli, vasi sanguigni, cuore, respirazione, organi addominali, capo.
Questi sono noti come esercizi inferiori del Training Autogeno, perché indirizzati proprio al corpo.
Attraverso le indicazioni specifiche del Training Autogeno la persona può ottenere vari benefici scientificamente dimostrati:
– diminuzione sostanziale dello stress – Alleviamento di disturbi psicosomatici – Diminuzione dei disturbi del sonno – Prestazioni ottimali nello sport – Aumento della concentrazione – Recupero delle energie psico-fisiche -Conoscenza di sé
Il Training autogeno è una tecnica formale finalizzata al rilassamento, anche muscolare, che puoi apprendere e portare nella tua vita quotidiana.
A settembre in partenza le classi di Training Autogeno in presenza e online.
Per info invia una mail a: con.creattiva@gmail.com