Inspira la sensazione sgradevole espira inviando sollievo, pace e serenità…
Condivido questa bella meditazione che si chiama pratica del”mandare e ricevere”. Personalmente la faccio quando tutto sembra”troppo”. Quando mi sento al centro di un ciclone. Quando ho difficoltà a lasciare andare esperienze dolorose.
L’ obiettivo è risvegliare l’empatia che a volte sopisce sotto una coltre di risentimento e dolore tornando a ri-sentirci “uno con il tutto”.
È certamente una pratica di consapevolezza. Un vero e proprio percorso di felicità!
Puoi farla al bisogno.
“Quante volte ci sentiamo dentro l’occhio del ciclone? Quante volte la sofferenza, la rabbia, il dolore ci pare insopportabile e che nessuno può comprenderlo? Questa pratica consiste nel fare l’esperienza delle nostre sensazioni indesiderate per iniziare un percorso di trasformarmazione collegandoci alla rabbia, paura, sofferenza degli altri. Dopo aver assunto una posizione comoda per noi. Facciamo qualche respiro profondo e lentamente chiudiamo gli occhi Quando affiorano le sensazioni dolorose le inspiriamo, aprendoci alla nostra sofferenza e collegandoci alla sofferenza di qualunque altro essere umano che condivida lo stesso sentire, dopodiché espiriamo inviando sollievo, pace, serenità, a noi e a tutti.”
Al termine, appena lo senti, apri gli occhi.
Se ti va puoi condividere in privato con me le tue sensazioni rispetto al “mandare e ricevere”. Ricordiamoci che sviluppare una buona empatia serve a noi per vivere meglio.
Questa pratica, in tibetano Tonglen, l’ho tratta dal libro ” Vivi nella bellezza- di Pema Chodron.
….E per fortuna le storie non sono tutte uguali. …E per fortuna si può riscrivere il finale. Una, cento, un milione di volte e anche di più!
🌈Assaggio di un esercizio di ri-scrittura:
Oggi, ri-cerca la parola adatta (po
evita la prima che ti viene in mente) che possa aiutarti a spiegare ciò che provi. Usala per riscrivere e anche rileggere, gli eventi della tua storia personale.
A volte basta una parola…
🌈Domande stimolo che puoi integrare a piacere:
Cosa avresti voluto dire? Cosa avresti voluto ascoltare? Cosa avresti voluto fare? Come lo avresti fatto? Cosa può aggiungere, oggi, alla tua vita questa parola? Se la usassi ora cosa cambierebbe?
La mia di oggi è: “morbidezza”. Una parola che mancava nel mio vocabolario.
Morbidezza, oggi non potrei farne a meno.
La uso al bisogno😄🥰
Se vuoi fammi sapere la tua nei commenti oppure, in privato.🌞🙏
Training Autogeno rilassamento profondo per chi vuole stare sul corpo…
Il Training Autogeno è la tecnica di rilassamento più famosa al mondo dal 1932 grazie a J.H. Schultz.
Attraverso l’esercizio della calma, della pesantezza, del caldo ecc. Si raggiunge uno stato profondo di benessere.
Training autogeno, pratica formale
La trovo molto adatta a chi vuole stare sul corpo senza implicazioni “spirituali” e a chi dice di avere difficoltà a meditare.
Il protocollo del Training Autogeno di Schultz prevede esercizi in grado di produrre una “distensione concentrata” in sei settori: muscoli, vasi sanguigni, cuore, respirazione, organi addominali, capo.
Questi sono noti come esercizi inferiori del Training Autogeno, perché indirizzati proprio al corpo.
Attraverso le indicazioni specifiche del Training Autogeno la persona può ottenere vari benefici scientificamente dimostrati:
– diminuzione sostanziale dello stress – Alleviamento di disturbi psicosomatici – Diminuzione dei disturbi del sonno – Prestazioni ottimali nello sport – Aumento della concentrazione – Recupero delle energie psico-fisiche -Conoscenza di sé
Il Training autogeno è una tecnica formale finalizzata al rilassamento, anche muscolare, che puoi apprendere e portare nella tua vita quotidiana.
A settembre in partenza le classi di Training Autogeno in presenza e online.
Per info invia una mail a: con.creattiva@gmail.com