“Per meditare bene, è opportuno assumere una posizione seduta e comoda; ci si deve sedere comodamente e rilassati, ma non abbandonati. La schiena dovrà essere per quanto possibile diritta, con la colonna vertebrale bene eretta. I più agili e flessuosi potranno sedere sul pavimento con le gambe incrociate. Se si opta per una sedia, è bene assicurarsi che abbia lo schienale diritto e comodi braccioli. Il respiro dovrà essere calmo e regolare. Si dovrà rilassare ogni muscolo, quindi fare sì che la mente sia in sintonia con il corpo. È necessario raggiungere la calma mentale e la pace dello spirito: è proprio questa la sfida che ci pone la meditazione. È abbastanza facile starsene seduti immobili – e dobbiamo imparare a sedere davvero immobili – ma; il vero compito della meditazione è quello di armonizzare corpo, mente e spirito. Ecco che cosa si intende per pace di Dio, quella pace che va al di là di ogni capacità di comprensione.” Dalla parola al silenzio – John Main-
(Fondatore del Priorato Benedettino di Montreal e fondatore di una comunità di meditanti. 1926-1982)
Tra illusione e delusione… c’è lo “stato di presenza”
Probabilmente le persone ci deludono perché tendiamo a caricarle di tante aspettative. Indirizziamo la nostra energia verso qualcuno che risolverà finalmente i nostri problemi, non ci farà più sentire la solitudine, sazierà quella fame di attenzioni che ci portiamo da sempre. Illusi e delusi. La disillusione è dolorosa e per non sentirla ci proteggiamo con l’evitamento. Si evita per staccare il contatto; solo che così facendo, ci procuriamo inconsapevolmente altro dolore. È un cane che si morde la coda. Smettere di alimentare le aspettative su cose, persone o eventi è possibile se restiamo nell’esperienza così come è, osservandola, senza tentare di modificarla, senza il desiderio di ottenere benefici secondari. Grazie alle relazioni interpersonali, da adulti, entriamo in contatto con parti diverse della nostra interiorità che si attivano come degli interruttori: quelle che giudichiamo belle e quelle per cui a volte proviamo vergogna e che vorremmo sparissero. Riconoscere l’attivazione di queste parti in uno “stato di presenza” permette di creare una zona neutra in cui incontrarle, dialogarci, comprenderle e anche mediarle. Non resteremo più delusi? Forse si, ma per meno tempo: sicuramente consapevoli che non si può deludere nessuno che non sia già predisposto ad esserlo. Emanuela
Quando scrivo intorno alla decrescita felice come percorso possibile di consapevolezza e felicità mi riferisco ad uno spostamento di focus che va dall’osservazione puntigliosa del proprio ombelico ,all’ampiezza di sguardo sull’intero panorama che include tutta la forma dell’esperienza personale. Tutta.
Se così non fosse, secondo me, si rischierebbe di restare invischiati in un’immagine illusoria di sé dove ci si cristallizza, di nuovo, in un ruolo che va a braccetto con un’altra illusione, quella di essere finalmente “cresciuti”, gongolando dentro uno stato, mediamente raggiunto e gratificante per il nostro Io, che ha, tuttavia, bisogno di fagocitare ancora il Tu. Io, Tu, Noi, nessuno cresce da solo, non parliamo poi di decrescere! Nei percorsi di felicità lavoriamo per raggiungere obiettivi felici, nei percorsi di de-crescita felice si lavora sull’ essere felici…dentro. La de-crescita, come percorso di consapevolezza, ha necessità di attraversare stati diversi di coscienza.
Ha bisogno di sperimentare un’energia diversa. È un processo di ecologia della mente in cui scelgo, ad ogni respiro, di essere me insieme all’altro da me dove non ho bisogno di eliminarlo dal mio orizzonte per sperimentare la felicità dell’indipendenza. Con la de-crescita si passa dal provare uno stato di empatia, per se stessi e l’altro, ad uno stato di compassione.
Il figlio, il compagno, la moglie, il marito o il datore di lavoro cessano di essere coloro che mi rendono la vita impossibile semplicemente perché quella dinamica non è più la mia. Trovo la strada verso un’ autenticità in cui non ho più bisogno di: “essere come…”, “fare come…”, ” piacere a…” “Imitare chi…” È la strada del sacrificio (nel senso di “rendere sacro”) dove posso semplicemente essere. Punto. La decrescita viene dopo la crescita.
Ricevere un trattamento Reiki significa entrare in una dimensione di salute e benessere, di realizzazione, che ha effetti su tutti gli ambiti della la nostra vita.
Il Reiki può accompagnare nelle cure mediche essendo un antidolorifico naturale.
Non si sostituisce alla medicina ufficiale,
Chi riceve è sempre vestito, non c’è manipolazione, le mani di chi opera sfiorano appena la persona. La percezione che si ha è di benessere e rilassamento profondo, condizione ottimale per attivare la propria capacità di rigenerazione, avere intuizioni utili, giungere a nuove consapevolezze. Chiudere dei cicli dolorosi.
Chi dona entra in una dimensione meditativa e, attraverso la sintonia con l’energia, accompagna il ricevente nel medesimo stato.
Inizialmente sono necessari almeno quattro trattamenti perché il sistema corpo- mente del ricevente si abitui ad un nuovo “linguaggio”.
I trattamenti successivi aiutano a sciogliere eventuali blocchi fisici, emotivi, spirituali.
L’operatore Reiki non decide su cosa agire.
Reiki si può ricevere per tutta la vita ad ogni età e si può anche decidere di formarsi per imparare ad autotrattarsi, trattare gli altri, gli animali, il cibo, l’acqua.
Puoi integrarlo nel tuo lavoro oppure, con serietà e costanza, ne puoi fare una professione.
A gennaio due date per la formazione in presenza al primo livello
e altre due per avanzare nel percorso della tua crescita.
14 e 15 GENNAIO primo livello 28 e 29 GENNAIO secondo livello
A Velletri (RM) presso lo studio Psicologico Polispecialistico Culturale Kaizen
e presso Creattiva studio di Gestalt counseling e atelier olistico.
Reiki sei tu che smetti di sabotarti. ✨Sei tu che ti orienti verso la luce✨
Buon cammino 👣 Emanuela Nanni Counselor professionista e Master Reiki metodo Usui.
Con alcune persone in studio spesso emerge una vera e propria lotta interiore tra i no e i si della vita quotidiana. Spesso c’è un no a prescindere, altre volte un si negato. Apprendere nuove competenze per discernere, in piena consapevolezza, il suono e la risonanza nel corpo, di un no o di un si, dà modo a corpo e mente di rigenerarsi. Si acquisisce una #visione più ampia e inclusiva dei fatti, degli eventi e delle azioni da compiere, esattamente come quando, per scattare una foto, si usa la modalità panoramica.
Il #respiro cambia, il #corpo è accolto e ascoltato, i pensieri si acquietano.
Mente, corpo in equilibrio ( foto dal web)
È uno stato che si avvicina molto all’esperienza di “piena e profonda visione” che Pema Chodron descrive nei suoi libri.
📌Se ti va di sperimentare la #crescita personale attraverso la #consapevolezza #corporea inviami un messaggio qui oppure scrivimi una mail a: con.creattiva@gmail.com
Gli incontri possono essere in presenza oppure online.
📌Dal #mese di #Ottobre, mese del #benessere #psicologico, mi troverai anche presso lo #studio Psicologico Polispecialistico Culturale Kaizen di #Velletri
Maturare non è sinonimo di miglioramento obbligato. È possibile infatti, ad una certa età, impantanarsi in azioni o situazioni spesso guidate da emozioni contrastanti. Qualcuno ha paura dell’età adulta e del mutamento che essa comporta. Qualcuno sente tutta la tristezza dei treni persi. Qualcun’altro sente rabbia e delusione verso relazioni ormai stanche accusandole di aver rubato i migliori anni della propria vita. C’è qualcuno che è cristallizzato al tempo della propria adolescenza tanto da essere tentato di scommettere contro il tempo…Rischiando rovinose cadute.
Chiaramente ciò che si prova va rispettato, ascoltato e accolto, non represso, non giudicato.
Certo che, attualizzare il proprio sentire, le proprie emozioni, i propri sentimenti e sogni, i propri bisogni, allineandoli al momento presente è un vero percorso di felicità.
È un processo di evoluzione fatto di; accettazione, pacificazione, innovazione e scoperta, in grado di aprire nuovi e diversi scenari per cui, forse, vale la pena investire un po’…
Noi, Baby Boomer, corriamo il rischio di un certo disallineamento tra: corpo, mente, spirito. Portiamo attenzione 😉 Con affetto Emanuela ❤️
***Con il termine baby boomer (dall’inglese “appartenente al boom demografico dei bebè”) viene comunemente indicata una persona, di sesso sia maschile che femminile, nata in Nord America o in Europa tra il 1946 e il 1964, ovvero durante il periodo dell’esplosione demografica (boom) avvenuta in quegli anni, noto con il termine inglese di baby boom, che proseguì parallelo al boom economico registrato in questi paesi nel secondo dopoguerra. (Web)
📌Una bella occasione per chi vive nella zona dei Castelli Romani.
Un percorso di felicità da fare insieme.
📌 Da Ottobre, il mercoledì pomeriggio dalle 18.30 alle 20.00 Presso lo studio Psicologico Polispecialistico e Culturale “Kaizen” di Velletri in via Artemisia Mammucari, 26.
Una bella opportunità per conoscere, sperimentare ed integrare nel tuo quotidiano diverse pratiche di rilassamento, consapevolezza e crescita personale.
🧠 Equilibrio e Armonia ♥️ Mente, Corpo e Spirito fanno finalmente pace🙏🏻
Conosci cosa ti piace e cosa ti fa felice… e poi… fallo🙂
Nei percorsi di felicità che propongo uso spesso il termine consapevolezza. Il suo significato è legato all’essere presente ossia, mettere piena attenzione nell’azione che si sta compiendo in quel preciso momento.
Piena presenza è consapevolezza
Consapevolezza quindi è attenzione a ciò che faccio, sento, dico e penso nell’attimo stesso in cui accade. Spesso non basta dire: “sono consapevole” per esserlo pienamente. Infatti, c’è chi mette molto impegno per cercare di essere consapevole eppure, ogni tentativo sembra fallire. Per esserlo dunque non è sufficiente averne l’intenzione, è necessario anche una visione profonda delle cose cioè, darsi la possibilità di intravedere delle alternative al nostro continuo fare più azioni insieme…
La piena consapevolezza è piacere
Ricorda: non c’è nulla di sbagliato in te, solo abitudini modificabili, se vuoi.
Esercizio: Oggi, scegliamo di fare un’azione alla volta in cui la nostra piena attenzione è dedicata lì, solo a lei e sperimentiamo il piacere di quell’azione.
Portiamo attenzione al movimento, ai pensieri, al respiro, alle emozioni che l’accompagnano. Bastano veramente pochi minuti. #Buonapratica.
P.S. Se ti sorprenderai a fare più cose insieme fai un bell’inspiro profondo e mentre espiri pronuncia la formula magica: “hohoho hahaha” Mi raccomando, come ogni formula magica la precisione è tutto: tre volte, “hohoho” e tre volte, “hahaha”. In questo modo alleggerirai il senso di frustrazione, respirerai correttamente e sarà un ottimo allenamento per avviarti verso il piacere della consapevolezza.
Swami Satyananda è il creatore dello Yoga Nidra che ha formulato le basi di questa tecnica mentre serviva come discepolo il suo guru, il grande maestro di yoga Swami Sivananda, a Rishikesh, in India negli anni ’40 e nei primi anni ’50.
Yoga Nidra è un termine sanscrito che significa sonno yogico, è una tecnica di rilassamento profondo e una forma di meditazione. Lo yoga nidra è uno stato tra il sonno e la veglia. Il corpo è completamente rilassato e il praticante trasforma la consapevolezza interiore ascoltando una serie di istruzioni; molto simile a una meditazione guidata. Nello yoga nidra, il praticante entra nello stato di alfa e il suo focus si sposta sul chakra del terzo occhio. Stimola anche gli ormoni della ghiandola pineale, che rilascia la melatonina, un ormone che riduce lo stress, stimola il sistema immunitario . La pratica regolare aiuta ad armonizzare gli emisferi cerebrali, promuovendo migliori prestazioni mentali.
Yoga nidra offre anche altri incredibili benefici per la salute, tra cui:
Calma la mente Rilassa e ringiovanisce il corpo Calma il sistema nervoso Riduce la fatica Abbassa i livelli di colesterolo alto e pressione sanguigna Rafforza l’immunità Migliora la qualità del sonno Aumenta il livello di concentrazione Supporta la funzione cerebrale e aumenta la creatività
Se vuoi sperimentare e portare questa pratica nella tua vita a settembre riparte il corso in presenza e on line.
L’energia del naso rosso…verso una De-Crescita felice…
Ognuno di noi ha un lato spontaneo che spesso viene depotenziato o addirittura soffocato perché ritenuto “pericoloso”, non accettabile dagli altri, tuttavia, reprimere aspetti spontanei e vitali non permette la realizzazione piena di ciò che siamo.
I mio lato spontaneo è l’energia del “naso rosso”.
Devi sapere che, assecondarlo e farlo emergere attraverso uno spesso strato di seriosità vera o percepita non è stato affatto semplice.
Per gli amici in passato ero: “impegnata”, “tutta di un pezzo”, “severa”, “troppo seria”, “certa di tutto”, “pallosa”, “rigida”, “forte” “sicura”, “troppo sicura”, “antipatica”, “autonoma”, “troppo autonoma” “insicura”, “paurosa” “troppo impegnativa”…
Allo stesso modo io stessa mi avvertivo come un monolite con un corpo in grado di esprimerlo benissimo.
Lavorare su di me ha significato spendere del tempo ad eliminare un po’ di rigidità. Ho scoperto così che, sotto quello strato di seriosità costruita ad arte, c’era una persona ridentissima e vitale, a volte un clown, che potevo permettermi di fare conoscere al mondo.
Si è trattato di De-Crescere…
Il lavoro personale, insieme allo sblocco della mia risata interiore mi ha condotta fino al Reiki. Risata e Reiki sono per me la stessa Energia vitale. Entrambe sono discipline a cui dedico particolare attenzione che mi fanno contattare, in modo tangibile e inequivocabile, l’energia dinamica e trasformativa di cui tutti siamo dotati.
A volte indosso il naso rosso, altre volte no.
Oggi tutto passa attraverso la pratica continua dell’accettazione per ciò che sono e alla gratitudine per i fiori che sbocciano in questa stagione della mia vita.
Resto tutto quello che i vecchi amici pensavano di me e molto altro ancora per i nuovi!
“Non puoi ottenere i tuoi veri obiettivi se non assecondi il tuo lato spontaneo, il tuo lato naturale. Per l’anima, per il tuo mondo interno, farcela davvero vuol dire far fiorire tutti i lati della tua personalità.”(Raffaele Morelli)
Quale aspetto di te senti più “facile”, maggiormente naturale? In quale ti senti autenticamente tu? Cosa fai o potresti fare per agevolarne l’espressione?
Oggi è una splendida giornata per fare fiorire la tua De-Crescita.
Se vuoi condividere con me le tue riflessioni sarò felice di leggerti.
Ogni parte del nostro corpo è collegata al cervello, ogni nostro pensiero, credenza, emozione influisce sulla nostra salute forse, per imparare a dialogare con lui, può essere utile un approccio energetico…
Riflessione…
Lunedì sera, tra praticanti e allievi, abbiamo condiviso un’ esperienza di De-Crescita felice molto intensa attraverso la pratica Reiki.
L’energia era palpabile e dai loro feedback lo stato di benessere e di piacevole “attivazione” permane ancora oggi.
Il Reiki è una disciplina antichissima che con molta semplicità accompagna le persone in un “viaggio” in cui mente, corpo e spirito lentamente si allineano.
Ci sono molte pubblicazioni e libri, articoli, anche scientifici, che trattano di Reiki e non servo certamente io ad aggiungere altro, tuttavia, posso raccontare della mia esperienza e della condivisione che facciamo nel gruppo con operatori, allievi e praticanti. Del cambiamento fisico che posso osservare in ognuno, della luce che illumina i loro volti, delle consapevolezze importanti verbalizzate che ad ogni incontro emergono.
Reiki è un percorso di salute e di presenza. È un’arte di cura, attenzione e silenzio interiore.
Porta luce dentro aspetti della vita, permette una connessione profonda con il proprio Sé.
È l’arte dell’impegno verso la propria persona e in ognuno agisce in modo unico là dove serve.
Reiki è un Sentiero da percorrere. È creatività che si muove. È meditazione, respiro e intenzione consapevole.
È radicamento ed elevazione dello spirito vitale.
…Ed è così che l’intuizione arriva e prende forma.
“Alla scuola di Reiki” metodo Usui nasce per accompagnare, formare e condividere esperienze con chi ha voglia di sperimentare l’allineamento Reiki nella propria vita e accoglierne i benefici.
Possono partecipare allievi in formazione o operatori di primo, secondo o terzo livello e master e chiunque desideri semplicemente ricevere un trattamento.
L’esperienza la viviamo in presenza a CREATTIVA (Velletri) nell’ottica del dono e dello scambio.
Se vuoi partecipare il lunedì dalle 20.00 alle 21.30 è necessario prenotare attraverso un messaggio privato.
Sei invitato/a scambiare portando qualcosa di tuo: tisana, biscotti, fiori, incensi, emozioni, energia, intenti, preoccupazioni, dolori, sorrisi…
Ti porterai via certamente uno stato di benessere, di rilassamento, gratitudine e forse…di felicità! Non si firmano contratti 😄 Non si fanno patti con il sangue😄 Si ride😄
Se invece vuoi portare il Reiki nel tuo lavoro sono pronte le date per i livelli che presto pubblicherò.
Se sei un professionista e vuoi proporre dei trattamenti Reiki nel tuo spazio ai tuoi pazienti/clienti/allievi puoi scrivere a con.creattiva@gmail.com sarò felice di valutare la tua richiesta.
Un presupposto da cui parto nel mio lavoro è che l’individuo ha in se stesso le risorse per ri-organizzare e ri-aggiornare al meglio il suo adattamento creativo alla vita. La persona che ho davanti, anche se al momento mi riferisce di essere confusa e non sa bene da che parte andare, ha le risorse per venirne fuori: possiede cioè la qualità di guarire se stessa. La Sapienza di guarire vive nella parte più profonda dell’individuo e sa cosa c’è da fare. Io mi fido e mi affido a lei. Il colloquio, le domande, gli esercizi, le visualizzazioni guidate, le pratiche meditative sono tecniche volte alla riconnessione con quella sapienza a cui, per motividiversi, ci si sconnette e che, spesso, trova la sua voce nel disagio fisico. La relazione che nasce e il dialogo diventano dunque spazio dentro un “troppopieno”, chepermette al corpo, alla mente e, nella mia visione olistica della persona, allo spirito di riarmonizzarsi. Inizia con il praticare l’arte della non violenza su di sé; permettendosi di sentirsi ri-acquista potere decisionale sulla propria vita. È un tempo unico e speciale che si regala e in cui il corpo diventa molto ricettivo verso bisogni e obiettivi che desidera raggiungere. È come tornare a fare memoria di un sogno: siamo al mondo per imparare ad essere felici, sperimentando la gioia piena di cui siamo composti. È nella gioia che il Sapiente Guaritore si esprime..
“…Quando questo accadrà, quando il tuo corpo sarà di nuovo ricettivo e non ci saranno più né blocchi né veleni, sarai costantemente avvolto da una sottile sensazione di gioia. Qualunque cosa tu faccia o non faccia, sentirai sempre una sottile sensazione di gioia intorno al tuo corpo. In realtà, gioia vuol dire solo che il tuo corpo è in una sinfonia, nient’altro – che il tuo corpo è in un ritmo musicale, nient’altro. La gioia non è piacere; il piacere nasce da altre fonti. La gioia è semplicemente essere te stesso – pienamente vivo, vibrante, vitale. Una musica sottile che circonda il tuo corpo, una sinfonia: questa è gioia. Puoi essere gioioso quando il tuo corpo fluisce, quando diventa come lo scorrere di un fiume.” (Osho)
Emanuela Nanni Counseling Professionista ai sensi della legge n• 4 del 14 gennaio 2013 pubblicata nella GU n° 22 del 26.01.2013 Iscritta all’associazione professionale REICO al numero 1561
N.B. I percorsi di crescita personale, di ricerca interiore, di problem solving non si sostituiscono al lavoro di medici, psicologi o psicoterapeuti in quanto non hanno come obiettivo la risoluzione di patologie e sintomi di stretta pertinenza medico-sanitaria.