… in verità, detto fra noi, la Passeggiata Consapevole la fanno le splendide persone che partecipano insieme a Madre Natura che comunica con loro in modo del tutto originale.
È sorprendente osservare ogni volta l’esperienza che si manifesta nella relazione che ci concediamo di condividere.
Questo è Counseling.
Un’esperienza manifesta, una danza continua di confine e di contatto tra me e l’altro da me. Un processo ecologico in cui Counselor e Cliente sono sullo stesso piano e dove la relazione IO-TU, di cui parla Martin Buber, si realizza pienamente.
Un’esperienza di dialogo e di relazione che permette di riconoscersi reciprocamente come scintille creative che vibrano.
Se l’atteggiamento con cui ci poniamo nei confronti del mondo determina la qualità della nostra vita, la persona è co-creatrice della sua esperienza e della sua realtà personale.
Ha la responsabilità di apprendere nuove competenze per migliorare la sua risposta al mondo.
L’arte della presenza.
“Per Sokei non era la prima opera a rompersi. E non sarebbe stata l’ultima. Ma era comunque la più amata e desiderata. Avrebbe potuto amare anche le altre? Aveva paura della paura…” (Kintsukuroi- T. Navarro)
È la paura della paura che spesso rende impotenti e mette l’essere umano nella posizione di vittima dove sente di non esistere, di non poter scegliere.
È nella relazione Io – Tu che entrambi sperimentiamo la ricchezza della presenza, in cui il mio mondo e il tuo sono connessi e non separati, fino a percepire un “Tu divino che dialoga con un Io divino” (Buber).
Dentro questo processo la persona si concede di entrare in dialogo con la propria vita e permette anche a me di osservare e anche di partecipare.
Tra autunno, inverno, primavera, estate c’è lo spazio di un passo, di un respiro, di un movimento del corpo, in cui il mondo ci passa dentro, ci attraversa; possiamo decidere di passare da oggetto a soggetto, da essere che viene esistito a essere Esistente.
Ogni storia umana è mistero in sé; così come ogni elemento in natura è autoregolato così la persona ha una saggezza interiore a cui può riconnettersi.
Agevolare questa connessione è il mio compito.
Chi mai può dire che un albero è sbagliato? Chi può mai giudicare che un fiore non è abbastanza? Chi può affermare che il vento non sa dove andare?
Liife skills è un termine che letteralmente significa “abilità di vita” e ha, secondo me, un suono decisamente operativo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, a partire dalla Carta di Ottawa nel1986, ha sottolineato come i cittadini, sempre di più, dovrebbero essere responsabili del proprio benessere. Le Life skills sono risorse che le persone acquisiscono da adulti e non (per il momento) sui banchi di scuola, per raggiungere il loro personale stato di benessere. Insieme al problem solving e al decision making, alla comunicazione efficace, alla gestione delle emozioni e dello stress, al potenziamento della creatività, all’autoregolazione, l’individuo apprende un nuovo modello di “saper essere e saper fare” orientandosi verso la propria autorealizzazione ossia, un modo unico di stare al mondo. Un modo felice, dico io. In passato, probabilmente, le situazioni difficili le affrontavamo facendo riferimento a conoscenze pregresse e consolidate e, con molta probabilità, valide per allora. Oggi abbiamo davanti scenari nuovi che tendono a cambiare velocemente, a destabilizzare, chiamando in causa nuove competenze che possono essere apprese a qualunque età. Un percorso di crescita personale entra proprio in questo scenario. Non si tratta di “smontare” il proprio sistema vita, si tratta di aggiornalo. Se vuoi migliorare le tue Life skills, le tue abilità di vita, la tue competenze comunicative, la tua creatività e vuoi sapere come fare, contattami tramite messaggio privato qui sulla pagina oppure invia una mail a: con.creattiva@gmail.com. Sarò felice di rispondere alle tue domande senza alcun impegno da parte tua. Ti auguro una giornata piena di nuove opportunità.
Sono Emanuela Nanni Counselor Professionista ai sensi della legge n• 4 del 14 gennaio 2013 pubblicata nella GU n° 22 del 26.01.2013 Iscritta all’associazione professionale REICO al numero 1561 Master Reiki. Istruttrice di Training Autogeno. Conduttrice di Yoga Nidra Coach di Risata Consapevole. N.B. I percorsi di crescita personale, di ricerca interiore, di problem solving non si sostituiscono al lavoro di medici, psicologi o psicoterapeuti in quanto non hanno come obiettivo la risoluzione di patologie e sintomi di stretta pertinenza medico-sanitaria.
Uno degli effetti della meditazione in generale che si percepisce più facilmente è il rilascio delle tensioni a livello fisico e emotivo. Ogni stato meditativo aiuta il corpo a ricaricarsi di energia. Rimanendo fermi mentre meditiamo ci rilassiamo, calmiamo la mente e il nostro corpo ne trae beneficio godendo di un tempo prezioso. Tutto il sistema neurovegetativo ne beneficia. (Il sistema neurovegetativo è quell’insieme di cellule nervose che innervano gli organi interni e le ghiandole, controllando le cosiddette funzioni vegetative, ossia quelle funzioni che generalmente sono al di fuori del controllo conscio. Si tratta della interfaccia tra inconscio e corpo e ha la funzione di regolare l’omeostasi dell’organismo) dal web. Corpo e mente si rilassano le onde cerebrali attraversani vari stadi sempre più profondi si abbassano le frequenze legate all’attività cerebrale. È importante sapere che: le cellule cerebrali generano elettricità per comunicare tra di loro e questo tipo di attività elettrica forma modelli chiamati onde cerebrali. Le onde cerebrali sono prodotte da impulsi elettrici sincronizzati provenienti da masse di neuroni che comunicano tra loro. Possono essere misurate mediante elettroencefalografia (EEG), un metodo non invasivo di registrazione dell’attività elettrica tramite dei sensori posti sul cuoio capelluto. La comunicazione tra i neuroni all’ interno dei nostri cervelli è alla base di tutti i nostri pensieri, emozioni e comportamenti. Le onde cerebrali cambiano a seconda di ciò che facciamo e sentiamo Esistono cinque principali frequenze nelle onde cerebrali: Beta, Alpha, Theta, Delta e Gamma. Queste onde cerebrali sono in movimento costante; il cervello produce onde in tutte le frequenze. Quando siamo in piena attività durante la giornata il nostro cervello genera onde Beta, una frequenza tra i 14 e 28 hertz al secondo. Anche solo chiudendo gli occhi abbassiamo la frequenza, compresa tra gli 8 e i 13 hertz al secondo, questo stato è caratterizzato dalle onde Alpha. Quando il corpo è completamente rilassato e la mente ancora vigile si entra in uno stato costituito dalle onde Theta, tra i 4 e i 7 hertz questo è un livello molto elevato di consapevolezza, in questo stato l’ emisfero destro viene maggiormente stimolato. Il corpo diventa mano a mano più ricettivo, riconosce la differenza tra tensione e rilassamento. Entra nella propria armonia, sente di essere vivo e vibrante regalando fluidità ai pensieri, connessione profonda ai desideri, forza nel cammino. Questo stato mentale particolare permette una rigenerazione psicofisica elevata e rafforza i percorsi di crescita personale e di autoefficacia . Si sperimenta la gioia dell’integrazione e del prendersi cura di sé. Spesso accade di connettersi ad una sfera saggia che abita in noi, di ritrovarla magari, attraverso la creatività e l’intuizione.
Quali sono le differenze sostanziali tra le pratiche che proponi?
Con questa domanda vi dò appuntamento alla prossima settimana.
Se hai domande, curiosità o esperienze che vuoi condividere rispetto a questi argomenti, fammi sapere che ne parliamo. Ti auguro un ottima giornata Emanuela
Per questo nuovo anno mi ripropongo di rispondere brevemente ad alcune domande che mi vengono rivolte quando presento i percorsi di crescita. Ritengo possa essere utile farlo, anche qui sul blog, nel tentativo di chiarire e migliorare la mia comunicazione con i lettori.
Una che spesso ritorna ed è :
Perché i percorsi di crescita che offri integrano discipline come Reiki, Yoga Nidra, Meditazione o Training Autogeno?
Quando propongo di inserire una pratica simile all’interno di un percorso di crescita è per permettere alla mente e al corpo del cliente di esplorare livelli sempre maggiori di Ben-Essere.
Le pratiche di cui parlo offrono approcci differenti, e possono risuonare diversamente alla persona che le incontra; tuttavia, hanno il medesimo obiettivo nel condurre il praticante al benessere olistico, all’equilibrio di corpo, mente, e spirito. Sono tutte finalizzate al benessere della persona: non sono “magiche” e vanno allenate. Anche se inizialmente si possono contattare i propri limiti, le resistenze o le zone scomode, queste pratiche contribuiscono alla scoperta di un sé profondo e possono condurre verso nuove consapevolezze.
La crescita personale, i percorsi di autoefficacia e di empowerment sono direttamente connessi alla presenza, facoltà che si apprende ad ogni età.
Che cosa accade quando si porta il corpo ad un rilassamento profondo?
A questa domanda risponderò la prossima settimana.
In numerose filosofie orientali visualizzare i colori e meditare su di essi è una vera e propria terapia. Anche la scienza occidentale ha constatato la forza energetica dei colori. Tra i primi studi in tal senso ci sono quelli di Isaac Newton che, grazie all’uso di un prisma, riuscì a scomporre la luce bianca, originando lo spettro cromatico dell’arcobaleno. Inoltre, grazie a questi primi studi confermati e ampliati successivamente, sappiamo che ogni colore emana una propria frequenza e una determinata energia vibratoria. Da queste basi si è poi sviluppata la cromoterapia.
Il rosso è il colore per nutrire la gioia, la forza, il radicamento, la passione e l’amore.
È anche un colore che può dare uno stato di irrequietezza o addirittura di nervosismo.
Come è andata con l’esercizio di consapevolezza del colore rosso🔴 di ieri?
Che centra l’energia del colore, l’osservazione, il respiro ed il sorriso con la presenza consapevole?
Prenditi del tempo e riporta sul tuo quaderno di pratica questa esperienza piccola, piccola…
“Abbi cura di questo nuovo giorno delle persone che incontrerai. Fai amicizia con un fiore un filo d’erba. Con un profumo che ti faccia chiudere gli occhi e respirare più forte. Prova a sentirti bene. Mantieni la calma e cura il mistero della vita che ti è stata concessa. Ieri è stata la notte che pensavi non sarebbe passata mai. Oggi può essere il giorno dei miracoli. Quello che aspettavi da una vita. Abbandona le guerre che non ti appartengono. Impara dai libri a risplendere. Gioca con l’acqua e osservala danzare. Parla con un bambino. Ridi con lui. Resta leggera come ogni cosa importante, lo è. L’Amore non è per tutti ma tutti hanno bisogno d’Amare. Cerca di non dimenticarlo ma soprattutto scegli con attenzione da quale parte stare. Trova l’equilibrio che sia pace o che sia caos non ha importanza, purché sia il tuo. E quando sentirai il bisogno di impazzire, fallo fallo con tutta te stessa. Puntare alla felicità è un obiettivo ma prima ancora, una promessa. Testa sulle spalle e cuore a fior di pelle sogna più che puoi … vivi da ribelle.”
Che cosa occorre per essere felici? Il denaro? Il successo? L’amore?…
L’arte della felicità non attinge a credenze religiose o verità assolute, ma è la conquista e l’esercizio di una pratica quotidiana, difficile ma possibile: conoscere se stessi, capire le ragioni degli altri, aprirsi al diverso e guardare le cose in modo nuovo.
“Se conserveremo la consapevolezza di possedere il meraviglioso dono dell’intelligenza e se matureremo la volontà di usarlo in maniera positiva, in certo modo avremo la salute mentale di base, ossia la forza fondamentale che proviene dalla coscienza del proprio grande potenziale.”
Tenzin Gyatso, quattordicesimo Dalai Lama e Howard C. Cutler psichiatra americano-L’arte della felicità-