Con alcune persone in studio spesso emerge una vera e propria lotta interiore tra i no e i si della vita quotidiana. Spesso c’è un no a prescindere, altre volte un si negato. Apprendere nuove competenze per discernere, in piena consapevolezza, il suono e la risonanza nel corpo, di un no o di un si, dà modo a corpo e mente di rigenerarsi. Si acquisisce una #visione più ampia e inclusiva dei fatti, degli eventi e delle azioni da compiere, esattamente come quando, per scattare una foto, si usa la modalità panoramica.
Il #respiro cambia, il #corpo è accolto e ascoltato, i pensieri si acquietano.
Mente, corpo in equilibrio ( foto dal web)
È uno stato che si avvicina molto all’esperienza di “piena e profonda visione” che Pema Chodron descrive nei suoi libri.
📌Se ti va di sperimentare la #crescita personale attraverso la #consapevolezza #corporea inviami un messaggio qui oppure scrivimi una mail a: con.creattiva@gmail.com
Gli incontri possono essere in presenza oppure online.
📌Dal #mese di #Ottobre, mese del #benessere #psicologico, mi troverai anche presso lo #studio Psicologico Polispecialistico Culturale Kaizen di #Velletri
Nei percorsi di felicità che propongo uso spesso il termine consapevolezza. Il suo significato è legato all’essere presente ossia, mettere piena attenzione nell’azione che si sta compiendo in quel preciso momento.
Piena presenza è consapevolezza
Consapevolezza quindi è attenzione a ciò che faccio, sento, dico e penso nell’attimo stesso in cui accade. Spesso non basta dire: “sono consapevole” per esserlo pienamente. Infatti, c’è chi mette molto impegno per cercare di essere consapevole eppure, ogni tentativo sembra fallire. Per esserlo dunque non è sufficiente averne l’intenzione, è necessario anche una visione profonda delle cose cioè, darsi la possibilità di intravedere delle alternative al nostro continuo fare più azioni insieme…
La piena consapevolezza è piacere
Ricorda: non c’è nulla di sbagliato in te, solo abitudini modificabili, se vuoi.
Esercizio: Oggi, scegliamo di fare un’azione alla volta in cui la nostra piena attenzione è dedicata lì, solo a lei e sperimentiamo il piacere di quell’azione.
Portiamo attenzione al movimento, ai pensieri, al respiro, alle emozioni che l’accompagnano. Bastano veramente pochi minuti. #Buonapratica.
P.S. Se ti sorprenderai a fare più cose insieme fai un bell’inspiro profondo e mentre espiri pronuncia la formula magica: “hohoho hahaha” Mi raccomando, come ogni formula magica la precisione è tutto: tre volte, “hohoho” e tre volte, “hahaha”. In questo modo alleggerirai il senso di frustrazione, respirerai correttamente e sarà un ottimo allenamento per avviarti verso il piacere della consapevolezza.
Swami Satyananda è il creatore dello Yoga Nidra che ha formulato le basi di questa tecnica mentre serviva come discepolo il suo guru, il grande maestro di yoga Swami Sivananda, a Rishikesh, in India negli anni ’40 e nei primi anni ’50.
Yoga Nidra è un termine sanscrito che significa sonno yogico, è una tecnica di rilassamento profondo e una forma di meditazione. Lo yoga nidra è uno stato tra il sonno e la veglia. Il corpo è completamente rilassato e il praticante trasforma la consapevolezza interiore ascoltando una serie di istruzioni; molto simile a una meditazione guidata. Nello yoga nidra, il praticante entra nello stato di alfa e il suo focus si sposta sul chakra del terzo occhio. Stimola anche gli ormoni della ghiandola pineale, che rilascia la melatonina, un ormone che riduce lo stress, stimola il sistema immunitario . La pratica regolare aiuta ad armonizzare gli emisferi cerebrali, promuovendo migliori prestazioni mentali.
Yoga nidra offre anche altri incredibili benefici per la salute, tra cui:
Calma la mente Rilassa e ringiovanisce il corpo Calma il sistema nervoso Riduce la fatica Abbassa i livelli di colesterolo alto e pressione sanguigna Rafforza l’immunità Migliora la qualità del sonno Aumenta il livello di concentrazione Supporta la funzione cerebrale e aumenta la creatività
Se vuoi sperimentare e portare questa pratica nella tua vita a settembre riparte il corso in presenza e on line.
Ogni parte del nostro corpo è collegata al cervello, ogni nostro pensiero, credenza, emozione influisce sulla nostra salute forse, per imparare a dialogare con lui, può essere utile un approccio energetico…
Riflessione…
Lunedì sera, tra praticanti e allievi, abbiamo condiviso un’ esperienza di De-Crescita felice molto intensa attraverso la pratica Reiki.
L’energia era palpabile e dai loro feedback lo stato di benessere e di piacevole “attivazione” permane ancora oggi.
Il Reiki è una disciplina antichissima che con molta semplicità accompagna le persone in un “viaggio” in cui mente, corpo e spirito lentamente si allineano.
Ci sono molte pubblicazioni e libri, articoli, anche scientifici, che trattano di Reiki e non servo certamente io ad aggiungere altro, tuttavia, posso raccontare della mia esperienza e della condivisione che facciamo nel gruppo con operatori, allievi e praticanti. Del cambiamento fisico che posso osservare in ognuno, della luce che illumina i loro volti, delle consapevolezze importanti verbalizzate che ad ogni incontro emergono.
Reiki è un percorso di salute e di presenza. È un’arte di cura, attenzione e silenzio interiore.
Porta luce dentro aspetti della vita, permette una connessione profonda con il proprio Sé.
È l’arte dell’impegno verso la propria persona e in ognuno agisce in modo unico là dove serve.
Reiki è un Sentiero da percorrere. È creatività che si muove. È meditazione, respiro e intenzione consapevole.
È radicamento ed elevazione dello spirito vitale.
…Ed è così che l’intuizione arriva e prende forma.
“Alla scuola di Reiki” metodo Usui nasce per accompagnare, formare e condividere esperienze con chi ha voglia di sperimentare l’allineamento Reiki nella propria vita e accoglierne i benefici.
Possono partecipare allievi in formazione o operatori di primo, secondo o terzo livello e master e chiunque desideri semplicemente ricevere un trattamento.
L’esperienza la viviamo in presenza a CREATTIVA (Velletri) nell’ottica del dono e dello scambio.
Se vuoi partecipare il lunedì dalle 20.00 alle 21.30 è necessario prenotare attraverso un messaggio privato.
Sei invitato/a scambiare portando qualcosa di tuo: tisana, biscotti, fiori, incensi, emozioni, energia, intenti, preoccupazioni, dolori, sorrisi…
Ti porterai via certamente uno stato di benessere, di rilassamento, gratitudine e forse…di felicità! Non si firmano contratti 😄 Non si fanno patti con il sangue😄 Si ride😄
Se invece vuoi portare il Reiki nel tuo lavoro sono pronte le date per i livelli che presto pubblicherò.
Se sei un professionista e vuoi proporre dei trattamenti Reiki nel tuo spazio ai tuoi pazienti/clienti/allievi puoi scrivere a con.creattiva@gmail.com sarò felice di valutare la tua richiesta.
Un presupposto da cui parto nel mio lavoro è che l’individuo ha in se stesso le risorse per ri-organizzare e ri-aggiornare al meglio il suo adattamento creativo alla vita. La persona che ho davanti, anche se al momento mi riferisce di essere confusa e non sa bene da che parte andare, ha le risorse per venirne fuori: possiede cioè la qualità di guarire se stessa. La Sapienza di guarire vive nella parte più profonda dell’individuo e sa cosa c’è da fare. Io mi fido e mi affido a lei. Il colloquio, le domande, gli esercizi, le visualizzazioni guidate, le pratiche meditative sono tecniche volte alla riconnessione con quella sapienza a cui, per motividiversi, ci si sconnette e che, spesso, trova la sua voce nel disagio fisico. La relazione che nasce e il dialogo diventano dunque spazio dentro un “troppopieno”, chepermette al corpo, alla mente e, nella mia visione olistica della persona, allo spirito di riarmonizzarsi. Inizia con il praticare l’arte della non violenza su di sé; permettendosi di sentirsi ri-acquista potere decisionale sulla propria vita. È un tempo unico e speciale che si regala e in cui il corpo diventa molto ricettivo verso bisogni e obiettivi che desidera raggiungere. È come tornare a fare memoria di un sogno: siamo al mondo per imparare ad essere felici, sperimentando la gioia piena di cui siamo composti. È nella gioia che il Sapiente Guaritore si esprime..
“…Quando questo accadrà, quando il tuo corpo sarà di nuovo ricettivo e non ci saranno più né blocchi né veleni, sarai costantemente avvolto da una sottile sensazione di gioia. Qualunque cosa tu faccia o non faccia, sentirai sempre una sottile sensazione di gioia intorno al tuo corpo. In realtà, gioia vuol dire solo che il tuo corpo è in una sinfonia, nient’altro – che il tuo corpo è in un ritmo musicale, nient’altro. La gioia non è piacere; il piacere nasce da altre fonti. La gioia è semplicemente essere te stesso – pienamente vivo, vibrante, vitale. Una musica sottile che circonda il tuo corpo, una sinfonia: questa è gioia. Puoi essere gioioso quando il tuo corpo fluisce, quando diventa come lo scorrere di un fiume.” (Osho)
Emanuela Nanni Counseling Professionista ai sensi della legge n• 4 del 14 gennaio 2013 pubblicata nella GU n° 22 del 26.01.2013 Iscritta all’associazione professionale REICO al numero 1561
N.B. I percorsi di crescita personale, di ricerca interiore, di problem solving non si sostituiscono al lavoro di medici, psicologi o psicoterapeuti in quanto non hanno come obiettivo la risoluzione di patologie e sintomi di stretta pertinenza medico-sanitaria.
Il REIKI metodo Usui che pratico dal 2017 è il soffio che ormai orienta le vele della mia esistenza. È una scuola di vita e una via d’amore verso me stessa e ciò che mi circonda che mi permette di sviluppare una grande connessione con la natura e con le persone.
Quando ho perso tutto ciò che per me era casa... Reiki mi ha accompagnata lungo il viaggio per trovarne una nuova, diversa, dove poter continuare a vivere, respirare, sviluppare talenti e risorse, crescere, sperimentare.
Mi ha ospitata in una casa provvisoria fino a quando sono stata pronta ad abitare la mia. Dentro di me.
Se la risata mi ha insegnato la “leggerezza del tocco”, il Reiki mi ha dato la percezione della profondità cui si può giungere. Leggerezza e profondità si sono integrate.
Conosco, pratico e conduco le persone a sperimentare discipline di benessere e di rilassamento come lo Yoga Nidra o il Training Autogeno, che amo molto, tuttavia, Reiki è la luce che mi ha fatto compagnia durante la tempesta.
Mi ha ricordato che sono la maestra di me stessa. Mi ha insegnato la forza dell’intento anzi, la Maestria d’Intento (…)
19 e 20 Marzo 2022 Armonizzazione al primo livello di Reiki Presso Creattiva, percorsi di felicità a Velletri Master Reiki Emanuela Nanni.
– Che succede se ti impegni ad apprendere strumenti per la tua crescita personale e poi non li metti in pratica?
-Niente
-Che succede se continui a provare tante tecniche e non ti fermi a verificare quale è migliore per te?
-Niente (Tutt’al più avrai speso un po’ di soldi).
– A che ti serve pensare la crescita come un tornado, una rivoluzione totale del tuo status, immaginando il “cambiamento” come l’ illuminazione che fa cadere da cavallo?
-A niente.
-Allora?-
-Allora niente! Non succede niente se non a girare in tondo e forse, a raccontartela un po’.
Per la mia crescita personale e professionale applico il S.I.C.U.
In numerose filosofie orientali visualizzare i colori e meditare su di essi è una vera e propria terapia. Anche la scienza occidentale ha constatato la forza energetica dei colori. Tra i primi studi in tal senso ci sono quelli di Isaac Newton che, grazie all’uso di un prisma, riuscì a scomporre la luce bianca, originando lo spettro cromatico dell’arcobaleno. Inoltre, grazie a questi primi studi confermati e ampliati successivamente, sappiamo che ogni colore emana una propria frequenza e una determinata energia vibratoria. Da queste basi si è poi sviluppata la cromoterapia.
Il rosso è il colore per nutrire la gioia, la forza, il radicamento, la passione e l’amore.
È anche un colore che può dare uno stato di irrequietezza o addirittura di nervosismo.
Come è andata con l’esercizio di consapevolezza del colore rosso🔴 di ieri?
Che centra l’energia del colore, l’osservazione, il respiro ed il sorriso con la presenza consapevole?
Prenditi del tempo e riporta sul tuo quaderno di pratica questa esperienza piccola, piccola…
“Abbi cura di questo nuovo giorno delle persone che incontrerai. Fai amicizia con un fiore un filo d’erba. Con un profumo che ti faccia chiudere gli occhi e respirare più forte. Prova a sentirti bene. Mantieni la calma e cura il mistero della vita che ti è stata concessa. Ieri è stata la notte che pensavi non sarebbe passata mai. Oggi può essere il giorno dei miracoli. Quello che aspettavi da una vita. Abbandona le guerre che non ti appartengono. Impara dai libri a risplendere. Gioca con l’acqua e osservala danzare. Parla con un bambino. Ridi con lui. Resta leggera come ogni cosa importante, lo è. L’Amore non è per tutti ma tutti hanno bisogno d’Amare. Cerca di non dimenticarlo ma soprattutto scegli con attenzione da quale parte stare. Trova l’equilibrio che sia pace o che sia caos non ha importanza, purché sia il tuo. E quando sentirai il bisogno di impazzire, fallo fallo con tutta te stessa. Puntare alla felicità è un obiettivo ma prima ancora, una promessa. Testa sulle spalle e cuore a fior di pelle sogna più che puoi … vivi da ribelle.”
“Mi capitava di ridere senza motivo in classe e la maestra, la signorina Piromallo, s’indispettiva tanto che un giorno mi disse che voleva parlare con “un adulto di casa”. Disse proprio così, e io le portai nonno che venne col cappello e se lo mise in grembo prima di disporsi all’ascolto di ciò che la maestra aveva da dire. Lei mi accusò, s’indignò, pretese scuse e pentimento. Lui annuì con la testa e poi le fece notare che il mandorlo del giardino della scuola era in fiore. “E cosa c’entra?” chiese la Piromallo. “Lei non trova strano che nonostante questo aprile piuttosto freddo il mandorlo sia fiorito lo stesso?” Rispose nonno continuando a guardare l’albero in boccio. “Affatto. È nella natura dell’albero fiorire in primavera e comunque non è così freddo da impedirlo. Siamo nella norma direi.” concluse lei con quella voce stridula che ancora ricordo. “Bene” disse nonno alzandosi e prendendomi per mano. “Anche il sorriso di mia nipote fiorisce nonostante il freddo che avverto qui dentro. Com’è giusto che faccia un’anima giovane che impara ad essere felice. Quindi direi che siamo nella norma. I miei ossequi signorina Piromallo”. Camminammo in silenzio fino a casa, poi sulla porta nonno mi fece promettere di non addormentarmi mai senza aver sorriso almeno dieci volte al giorno. E io glielo promisi.”